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Ecologia Umanesimo

Beato il popolo che non ha bisogno di eroi

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Alcune persone pensano di essere paladini dell’ambiente, della tutela degli animali, della difesa dei diritti degli esseri umani: eppure, per pulirsi in maniera ipocrita la coscienza, null’altro fanno se non adoprarsi per mitigare gli effetti (al solo fine vero di riempire il proprio ego di significato e tentare puerilmente di combattere le proprie pulsioni depressive) di un sistema disastroso, distorto, egoista, che non vogliono cambiare perché comporterebbe cambiare se stessi, le proprie abitudini, fare sacrifici veri, essere responsabili fino in fondo delle proprie azioni, iniziare a lottare per la verità, essere coerenti dall’inizio alla fine, armandosi di coraggio e iniziando ad essere esempio e modello per gli altri, a prescindere dalle critiche, dalle invidie, dalle cattiverie, dalla stupidità altrui. E quindi alla fine non fanno altro che continuare a dividere e a creare disarmonia, perché vogliono sentirsi meglio degli altri.

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Scritti e poesie

Tutto è sacro

Tempo di lettura: < 1 minutiPerché non sia un’ipocrisia o un mero esercizio di retorica l’affermazione che il rispetto sia dovuto ad ogni essere vivente, è necessario dimostrarlo in prima persona innanzitutto nell’ambiente in cui si vive a stretto contatto nella quotidianità.
Manifestiamo la verità del nostro credere nella sacralità d’ogni forma di vita non fuggendo dal conflitto, ma impegnandoci a superarlo ogni volta che si manifesta, dentro noi stessi e con gli altri, cercando insieme la verità: ciò ci permette di giungere ad una condizione di maggior giustizia ed equità.
Nell’esercizio del confronto con l’altro da sé, chiunque o qualsiasi cosa sia, con sincerità, pazienza e coraggio, emerge spontaneamente il senso di similitudine e di unità.

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Politica Società

O cara moglie

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Questa canzone mi emoziona da quando sono bambino.
Parla della dignità umana, di chi non cede alla paura e continua a lottare contro l’ingiustizia e l’iniquità, ovunque e comunque, per sé e per gli altri.
I più continuano ancora ad entrare nei loro posti di lavoro, schiavi moderni che vendono la loro vita per quattro soldi al ricco malato mentale di turno. Sempre più precari, sempre più sfruttati, poco importa. Oggi meno in fabbrica, meno nei campi (tanto ci sono i paesi più poveri dove attingere braccia affamate) e più negli uffici, ma la morte interiore è la medesima.
Obiettivo principale: comprarsi un cellulare nuovo, un’automobile, andare ogni tanto a mangiare fuori o al cinema, comprare a caro prezzo un vestito nuovo fatto da schiavi in luoghi lontani dagli occhi e dal cuore: una vita dedita a farsi in fondo null’altro che i fatti propri.
L’unica lotta che è loro rimasta è per poter essere borghesi al punto giusto, così da mascherare con il benavere i sensi di colpa tipici di chi ha ucciso i propri sogni in cambio di una qualche parvenza di comodità, di qualche illusoria certezza di stabilità in un sistema che produce egoisti, arroganti, ignoranti e indifferenti.
Una società di falliti dunque, di incapaci a vedere un’umanità solidale, di vedere l’unità della moltitudine: l’odio verso il povero, l’immigrato, il derelitto, è l’unica cosa che li tiene in vita, una vita finta ovviamente, vissuta a metà tra l’ipocrisia e il lamento, ma che richiede meno sforzi.
Nella lotta per la libertà e la giustizia non si può prescindere dal sacrificio: e per chi crede in un’umanità potenzialmente migliore non è sacrificio, ma un onore dedicare la propria vita alla vita, alla giustizia sociale, al diritto di tutti a vivere e non solo a sopravvivere.
Dite ai vostri figli di venire a sentire, per capire che cosa vuol dire lottare per la libertà.

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Società

Chi è realmente Papa Bergoglio

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Monarchia assoluta di tipo patrimoniale (senza distinzione cioè tra il patrimonio dello stato e quello del sovrano) eretta da un sovrano assoluto, il papa, che ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario: questo è lo Stato della città del Vaticano, la cui organizzazione politica e amministrativa di fondo non è  cambiata con Papa Francesco.

Parliamo di un patrimonio (che forse non è nemmeno stimabile, ma c’è chi sostiene essere, solo quello immobiliare, pari a 2.000 miliardi di euro) sparso in ogni angolo del pianeta, tale da far diventare Bergoglio, osannato per la sua frugalità, uno degli uomini attualmente più ricchi e potenti del pianeta.

Il 16 marzo 2013 Bergoglio ha spiegato, in occasione del suo incontro con i giornalisti nell’Aula Paolo VI, le ragioni della scelta del suo nome pontificale:

«Nell’elezione, io avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito della Congregazione per il Clero, il cardinale Cláudio Hummes. Quando la cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui mi abbracciò, mi baciò e mi disse: “Non dimenticarti dei poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi. È per me l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato; in questo momento anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona, no? È l’uomo che ci dà questo spirito di pace, l’uomo povero… Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!»

Lui è il sovrano assoluto dello Stato del Vaticano: può cominciare da subito a svendere parte del patrimonio ecclesiastico e risolvere così il problema della fame nel mondo, eliminare d’un sol colpo la povertà che attanaglia oltre un miliardo di esseri umani, essere coerente con le sue belle parole e non essere l’ipocrita che finora è. Spero che ciò accada quanto prima, anche se non sembra sia sull’agenda papale per ora. Se lo farà io sarò con lui e lo considererò una persona degna della mia massima stima. Altrimenti Bergoglio sarà solo il volto dell’ennesima efficace diabolica mossa di marketing di quella che fino ad oggi è una delle più potenti e ricche multinazionali del mondo: la Chiesa Cattolica.