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Cibo che uccide

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Il raccolto più piccante dell’anno

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Vi porto con me a raccogliere i miei peperoncini… Più piccanti del mondo!

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Meglio l’olio filtrato o non filtrato? Come sapere se l’olio è di alta qualità?

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Agricoltura Ambiente Politica

Auotsufficienza alimentare: un’urgenza nazionale

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La produzione italiana di frumento tenero nei primi anni ’70 era compresa tra 7 e 9 milioni di tonnellate: ha registrato successivamente una costante ma marcata flessione, riconducibile soprattutto alla riduzione delle superfici coltivate, che sono passate dai 3 milioni di ettari degli anni 60 agli 0,5 milioni di ettari dei tempi più recenti.

In Italia abbiamo 16,7 milioni di ettari di superficie agricola, di cui solo 12,5 milioni vengono coltivati, quindi 4,2 milioni di ettari inutilizzati: ogni anno ettari e ettari di campi vengono abbandonati, perché il sistema della Grande Distribuzione Organizzata, ossia i supermercati delle aziende multinazionali in cui la maggioranza degli italiani vanno a fare acquisti, non acquista più grano nazionale in quanto lo può acquistare a prezzo minore dall’estero.

Il grano ha una resa di circa 60 quintali per ettaro (un ettaro equivale a 10.000 metri quadrati, pari a due campi da calcio).

L’Italia ha prodotto nel 2021 6,7 milioni di tonnellate di grano, che rappresentano il 40% del fabbisogno nazionale. Se decidessimo di coltivare a grano la superficie agricola oggi inutilizzata produrremmo 24 milioni di tonnellate di grano in più, ben al di sopra del fabbisogno nazionale. Con le attuali tecniche agricole sostenibili possiamo tranquillamente avere una produzione di grano sufficiente per tutto il nostro Paese, dimunendo l’inquinamento dai trasporti e aumentando la ricchezza e la resilienza delle comunità. Il problema è il sistema del libero mercato globalizzato: non funziona e non può funzionare, è ormai evidente. Sono due secoli che tutti i più grandi esseri umani vissuti e viventi nel mondo ci avvertono, siamo noi che non vogliamo ascoltare. Ma nulla è perduto.

Dobbiamo solo cambiare mentalità: dobbiamo acquistare dai produttori locali, aprire nuove aziende agricole invece di chiuderle, tutelare quelle esistenti, fare formazione permanente agli agricoltori per operare in maniera sempre più sostenibile a livello sociale e ambientale.

Per costruire comunità resilienti e con un’alta qualità della vita dobbiamo fare scelte saggie e oculate, per il bene delle comunità e degli ecosistemi, non per far arricchire un manipolo ristretto di folli individui.

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Agricoltura Ambiente

Raccolta delle olive 2021

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E anche questo anno ho raccolto le olive, con l’aiuto dei mitici Maurizio e Michele: 90 litri d’olio con 639 kg raccolti, resa al 14%, la più alta di sempre.

Sto cercando in questi ultimi anni di sistemare gli scempi effettuati da sedicenti potatori professionisti in anni passati adottando una strategia di potatura a vaso policonico, che rappresenta ad oggi il miglior compromesso tra la fisiologia della pianta e l’esigenza di raccolta.

Inoltre questo anno ho deciso di posizionare delle trappole naturali per contenere le mosche olearie (grazie a Roman Testoni che le ha concretamente realizzate e posizionate). Si tratta di una semplice bottiglia di plastica contenente acqua e legumi: si realizzano dei fori laterali di circa 5mm (per impedire che oltre alle mosche entrino insetti più grandi). Le mosche entrano, attratte dalla poltiglia e non riescono più ad uscire.

Non effettuo alcun trattamento, non uso alcun tipo di prodotto, né chimico, né biologico: la natura, se assecondata, sa già cosa è meglio fare.

In media nel 2021 la produzione nazionale è aumentata del 15% rispetto al 2020, in cui però è diminuita del 30% rispetto al 2019. Cambiamenti climatici e perdità di biodiversità i fattori determinanti della diminuzione della produzione.

In alcune regioni, come la Toscana, purtroppo la produzione è dimezzata. La Puglia , dove si produce (si produceva) il 50% dell’olio nazionale, ha sofferto una pessima gestione ambientale negli ultimi anni, che ha determinato una riduzione della produzione, solo nel 2021, del 30%, dopo il 43% in meno del 2020 rispetto al 2019.

L’azione più importante per ripristinare gli squilibri è la rigenerazione degli ecosistemi: aumentare la resilienza tutelando e implementando la biodiversità.

Ogni intervento biocida non può che peggiorare la situazione.

Il sistema agricolo industriale non è sostenibile: con il massiccio uso di pesticidi, diserbanti, funghicidi, stiamo distruggendo gli ecosistemi, uccidendo intere specie, inquinando il suolo, l’aria, l’acqua.

Non è questo l’approccio corretto di gestione ambientale, la natura va rispettata.

Purtroppo fino a che sarà l’avidità a governare le scelte dei governi e delle comunità, la situazione non potrà che peggiorare.

Il desiderio ottuso di arricchimento degli uomini sta devastando il pianeta.

Sta ad ognuno di noi fare la sua parte: ad esempio acquistando olio da chi adotta pratiche di agricoltura sostenibile, informandosi in maniera approfondita, votando persone migliori al governo, agendo in prima persona per tutelare l’ambiente.

Solo prendendo coscienza dell’impatto dei nostri comportamenti sugli ecosistemi possiamo salvare la nostra amata e meravigliosa Terra.

I sentieri si costruiscono viaggiando.” Franz Kafka

P.S.: prima che me lo chiediate, non vendo l’olio che produco, è per uso familiare.

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Agricoltura Ambiente Democrazia Ecologia Economia Economia solidale Informazione Politica Società

Se cambiamo noi cambia il mondo

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Avevo 19 anni, prima casa in affitto e primo lavoro: ero in cucina e presi un bicchiere di vetro. Lo osservai e mi chiesi: chi lo ha realizzato?
Da questa domanda banale, ne nacquero molte altre: la materia prima dove è stata presa, chi l’ha estratta, chi ha lavorato l’ossido di silicio per produrre quel bicchiere? Quanta energia è stata consumata? È stato preservato l’ambiente naturale? Sono stati rispettati i diritti umani nel produrre il bicchiere?
Da quel giorno iniziai lentamente a cambiare i miei comportamenti, passando da un consumo incosciente ad un uso consapevole delle risorse del pianeta: perché con ogni prodotto che acquistiamo, ogni azione che compiamo, consumiamo risorse, spesso purtroppo produciamo scarti, modifichiamo il sistema ecologico, miglioriamo o peggioriamo la vita dei nostri simili e degli altri esseri viventi.
Per questo decisi di andare in una Bottega del Mondo, dove trovai prodotti equi e solidali, di cui si conosce la provenienza, realizzati artigianalmente, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti umani.
Decisi anche di acquistare il più possibile solo prodotti locali e biologici, per ridurre l’inquinamento derivato dai trasporti e eliminare i prodotti chimici dell’agricoltura industriale: in parole povere volevo diminuire la mia impronta ecologica e non essere complice dello sfruttamento dell’ambiente e delle persone di certe filiere di produzione. Fondai un gruppo d’acquisto solidale per questo, il GASPER, una delle più belle esperienze umane della mia vita. Un gruppo eterogeneo di oltre 50 persone che mi hanno insegnato che si può vivere in pace tra esseri umani, agendo insieme per il bene, dialogando costruttivamente, cooperando in maniera solidale per il bene di tutti.
Decisi poi di aprire un conto corrente bancario presso Banca Etica, per far sì che i miei risparmi vengano utilizzati esclusivamente per aiutare le imprese rispettose della natura e delle persone.
Decisi anche di lavorare solo ed esclusivamente per aziende con una coscienza etica.
Mi ricordo lo scetticismo di amici e parenti, a volte anche la derisione, quando raccontavo loro di queste mie scelte, del cambiamento avvenuto nelle mie abitudini, di quanto fosse importante secondo me: ma non volevo demordere, per me diventò una missione dare il mio contributo per promuovere le filiere virtuose di produzione.
Premiare chi lavora bene acquistando ciò che produce nel rispetto dell’ambiente e delle persone, siano beni o servizi, è il sistema di voto quotidiano con cui trasformiamo il mondo.
Sono passati 22 anni da quel giorno, il mio stile di vita non è cambiato, anzi, cerco ogni giorno di essere più sobrio, di consumare meno, di utilizzare meglio: oggi la coscienza collettiva verso i sistemi di produzione agricola naturali, il commercio equo e solidale, le produzioni locali, è maggiore, ma ancora non sufficiente a cambiare le tristi sorti sempre più certe dell’umanità.
Il nostro consumo dissennato, la nostra avidità, l’illusione che l’avere di più, sempre di più, è ciò che ci rende felici, ci ha portato in due soli secoli a creare un mondo ingiusto e sull’orlo del collasso ambientale: le evidenze sperimentali dell’impatto delle attività umane sull’ambiente sono ormai incontrovertibili.
Nel solo settore agroalimentare questo anno si è perso il 48% della produzione nazionale di pesche, il 69% delle pere; in molte regioni del centro-nord c’è stata una riduzione dell’80% di olio prodotto; nel solo Lazio si è perso l’80% della produzione di nocciole. Tutto ciò a causa dei cambiamenti climatici creati dalla nostra specie.
Quasi 2 miliardi di persone, poco meno di un quarto della popolazione mondiale, vivono in aree che soffrono di carenza idrica e si prevede che questo numero crescerà fino a raggiungere circa la metà della popolazione mondiale entro il 2030. Sono 710 milioni i minori (in 45 Paesi) a più alto rischio di subire l’impatto del cambiamento climatico.
13 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento.
Stiamo affamando l’umanità, mettendo a rischio la sopravvivenza della specie e molti di noi ancora non hanno preso coscienza del perché, di come evitare tutto ciò, della necessità di cambiare comportamenti per salvare anche noi stessi.
Per fortuna abbiamo già tutte le soluzioni: esistono sistemi produttivi sempre meno impattanti sull’ambiente, addirittura rigenerativi degli ecosistemi. Noi possiamo scegliere di consumare di meno, di ridurre il nostro impatto ambientale, di compiere azioni rigenerative degli ecosistemi, ad esempio mettendo a dimora alberi.
La permacultura ci offre una visione sistemica che ci consente di progettare e realizzare insediamenti umani sostenibili e resilienti: d’ora in poi solo avendo un approccio sistemico, in grado di valutare prima tutti gli impatti delle nostre azioni e progettare quindi in maniera consapevole, potrà diminuire il rischio di catastrofi sempre peggiori.
Solo iniziando da noi stessi, divenendo consapevoli dell’impatto delle nostre azioni e cambiando le nostre abitudini, collaborando insieme agli altri esseri umani in maniera costruttiva, è possibile invertire rotta.
Ora è il momento di prendere coscienza tutti di quanto sia fondamentale il nostro agire per migliorare il mondo. Siamo noi persone comuni che dobbiamo impegnarci in prima persona: non verrà nessun salvatore, nessun eroe, nessun potere, che lo farà al posto nostro.
Siamo qui in questa epoca, questa deve essere la nostra missione di vita: riprogettare il mondo perché sia un posto migliore dove vivere.
Possiamo vivere tutti in pace e felici, dipende dall’impegno di ognuno di noi: chi non crede in ciò non può dirsi un vero essere umano.

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Agricoltura Ecologia

Prodotti alimentari ritirati dal mercato

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Forse molti non lo sanno, ma c’è una pagina del sito del Ministero della Salute in cui è possibile vedere tutti i prodotti alimentari introdotti nel mercato con sostanze chimiche o contaminazioni microbiologiche pericolose per la salute umana.

Tali prodotti, come la legge impone, vengono ritirati dai produttori, anche se questi ultimi possono solo ritirare quei lotti ancora invenduti, ma non possono ritirare i prodotti già acquistati dal cliente finale.

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Agricoltura Ambiente Scritti e poesie

Non combattere

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Non combattere il sistema, creane uno nuovo. Riappropriati della tua sovranità alimentare. Vivi immerso nella natura. Gioisci di ogni incontro, sii tu gioia ad ogni incontro. Scegli la dignità dell’altruismo alla vigliaccheria dell’egoismo. Rafforza la tua resilienza individuale. Sii tu a cambiare, non cercare di cambiare gli altri. Una vita ben vissuta ha bisogno di intuito e ispirazione.

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Agricoltura Ambiente Informazione Politica

Il futuro è del biologico, la chimica ha fallito

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Il tavolo nazionale contro i pesticidi critica il governo italiano che «si limita a programmare un uso sostenibile della chimica in agricoltura» anziché eliminare i prodotti tossici.

Nel 2013 l’agricoltura convenzionale ha perso il 4% di occupazione e di reddito aziendale. Nello stesso periodo, secondo i dati  del rapporto INEA sullo stato dell’agricoltura presentato alla fine del 2014, sono aumentati drammaticamente i costi di produzione per l’uso di concimi (+8,8%) e pesticidi (+2,3%). La chimica non aiuta il reddito degli agricoltori ma il governo italiano si limita a programmare un ‘uso sostenibile’ dei pesticidi invece che puntare sull’alternativa biologica. A denunciarlo è il Tavolo contro i pesticidi, di cui fanno parte 16 associazioni nazionali ambientaliste e dell’agricoltura biologica, in occasione del convegno che si tiene oggi al Cnr sul “Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari coordinamento, ricerca e innovazione”, a cui partecipano rappresentati di tutti i ministeri interessati.

“L’attuale impostazione del Piano di Azione Nazionale – dice la portavoce delle associazioni Maria Grazia Mammuccini  – consente ai Programmi di Sviluppo Rurale di considerare sullo stesso piano l’agricoltura biologica, quella integrata e altri metodi come quello conservativo, che fanno uso di prodotti chimici di sintesi. Insomma si investono soldi pubblici per finanziare pratiche che fanno uso massiccio di pesticidi probabilmente cancerogeni per l’uomo, come il glifosato. Un’azione inammissibile”.

“Con queste premesse, il Piano nazionale fa si che la quasi totalità delle risorse dei Programmi di Sviluppo Rurale destinate ad assistenza tecnica e formazione vengano assorbite  per la formazione dei produttori e di tutte le maestranze sempre e principalmente sull’uso sostenibile di potenziali cancerogeni. Certificati di abilitazione per utilizzatori, distributori e consulenti,  patentini e riconoscimenti vari appesantiranno ancora di più la burocrazia che grava sugli agricoltori. Così – continua la portavoce del Tavolo – rischiamo che non ci sia nessuna risorsa a disposizione per sostenere la conversione verso il biologico e il biodinamico che  non fanno uso di pesticidi, aumentano il reddito degli agricoltori e creano maggiore occupazione per i giovani”.

Il nostro Paese è – secondo un rapporto dell’ISPRA del febbraio 2015 – il maggiore consumatore tra quelli dell’Europa occidentale di pesticidi per unità di superficie coltivata, con valori doppi rispetto a quelli della Francia e della Germania. Molto alto anche il numero delle sostanze di cui si trovano importanti tracce nelle acque: 175 tipologie di pesticidi nel 2012 a fronte dei 166 del 2010 e di 118 del biennio 2007-2008. E le sostanze che più spesso hanno determinato il superamento sono il glifosato e i suoi metaboliti, il metolaclor, il triciclazolo, l’oxadiazon, la terbutilazina. Per quanto riguarda il glifofosato, le associazioni tornano a chiedere al governo di mettere al bando il pericoloso pesticida dichiarato “probabile cancerogeno” per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), solo poche settimane fa.

Del Tavolo fanno parte: Aiab, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, FAI, Federbio, Firab, Italia Nostra, ISDE – Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu, PAN Italia, Slowfood, Terra Nuova, Touring Club Italiano, Associazione Pro Natura, SIEP, UpBio, WWF.

Sorgente: Terra Nuova – Il futuro è del biologico, la chimica ha fallito

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Agricoltura Società Umanesimo

Il Manifesto del Fronte di Liberazione del Contadino Impazzito

Tempo di lettura: 3 minutiSono a tutti gli effetti divenuto un contadino impazzito anche io. E ne sono orgoglioso.
Ringrazio Francesco Neri per lo spunto (ho effettuato una traduzione migliore di quelle che si trovano in giro, più fedele al testo, anche per la tua gioia) e Adriana Lilia Andrade per la bellissima foto che ha scattato del macaone sul fiore di lavanda dell’orto che coltivo qui da me.

Manifesto: The Mad Farmer Liberation Front

Love the quick profit, the annual raise,
vacation with pay. Want more
of everything ready-made. Be afraid
to know your neighbors and to die.
And you will have a window in your head.
Not even your future will be a mystery
any more. Your mind will be punched in a card
and shut away in a little drawer.
When they want you to buy something
they will call you. When they want you
to die for profit they will let you know.
So, friends, every day do something
that won’t compute. Love the Lord.
Love the world. Work for nothing.
Take all that you have and be poor.
Love someone who does not deserve it.
Denounce the government and embrace
the flag. Hope to live in that free
republic for which it stands.
Give your approval to all you cannot
understand. Praise ignorance, for what man
has not encountered he has not destroyed.
Ask the questions that have no answers.
Invest in the millennium. Plant sequoias.
Say that your main crop is the forest
that you did not plant,
that you will not live to harvest.
Say that the leaves are harvested
when they have rotted into the mold.
Call that profit. Prophesy such returns.
Put your faith in the two inches of humus
that will build under the trees
every thousand years.
Listen to carrion – put your ear
close, and hear the faint chattering
of the songs that are to come.
Expect the end of the world. Laugh.
Laughter is immeasurable. Be joyful
though you have considered all the facts.
So long as women do not go cheap
for power, please women more than men.
Ask yourself: Will this satisfy
a woman satisfied to bear a child?
Will this disturb the sleep
of a woman near to giving birth?
Go with your love to the fields.
Lie down in the shade. Rest your head
in her lap. Swear allegiance
to what is nighest your thoughts.
As soon as the generals and the politicos
can predict the motions of your mind,
lose it. Leave it as a sign
to mark the false trail, the way
you didn’t go. Be like the fox
who makes more tracks than necessary,
some in the wrong direction.
Practice resurrection.
Manifesto: Fronte di Liberazione del Contadino Impazzito

Amate il guadagno facile, l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate. Desiderate sempre più
cose prefabbricate. Avete paura
di conoscere i vostri vicini e di morire.
E avrete una finestra nella vostra mente.
Nemmeno il vostro futuro sarà più un mistero.
La vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassettino.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno. Quando vi vorranno
far morire per il profitto, ve lo faranno sapere.
Quindi, amici, ogni giorno fate qualcosa
che non possa essere misurato. Amate [la Vita].
Amate il mondo. Lavorate gratuitamente.
Contate su quello che avete e siate poveri.
Amate qualcuno che non se lo merita.
Denunciate il governo e abbracciate
la bandiera. Sperate di vivere in quella libera
repubblica che essa rappresenta.
Approvate tutto quello che non
capite e lodate questa ignoranza, perché ciò che l’uomo
non ha compreso non ha distrutto.
Fate le domande che non hanno risposta.
Investite nel millennio. Piantate sequoie.
Sostente che il vostro raccolto principale
è la foresta che non avete seminato
e che non vivrete per raccogliere.
Affermate che le foglie quando si
decompongono diventano fertilità.
Chiamate questo “profitto”. Una profezia così si avvera sempre.
Ponete la vostra fiducia nei cinque centimetri di humus
che crescono sotto gli alberi
ogni mille anni.
Ascoltate i cadaveri – mettete l’orecchio
vicino e ascoltate i bisbigli
delle canzoni a venire.
Aspettate la fine del mondo. Sorridete.
Il sorriso è incalcolabile. Siate pieni di gioia
pur avendo considerato tutto ciò.
Finché la donna non brama il potere,
date retta alla donna più che all’uomo.
Domandati:  quello che fai potrà soddisfare
la donna che è contenta di avere un bambino?
Disturberà il sonno
della donna vicina a partorire?
Vai con il tuo amore nei campi.
Stenditi all’ombra. Posa il capo
sul suo grembo. Vota fedeltà
alle cose più vicine al tuo cuore.
Quando vedi che i generali e i politicanti
riescono a prevedere i movimenti del tuo pensiero,
abbandonalo. Lascialo come un segnale
per indicare la falsa traccia, la via
che non hai preso. Sii come la volpe,
che lascia molte più tracce del necessario,
alcune nella direzione sbagliata.
Pratica la resurrezione.

Wendell Berry – Scrittore, poeta, agricoltore e ambientalista statunitense

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Agricoltura Iniziative Società

Expo dei Popoli dal 3 al 5 giugno 2015 a Milano

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L’unica via per Nutrire il pianeta è la sovranità alimentare. Dal 3 al 5 giugno Milano ospita Expo dei Popoli, il forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini, al suo terzo appuntamento dopo Genova e Napoli.

Sorgente: Expo dei Popoli

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Agricoltura Ambiente Ecologia

Il mio orto bio 2014!

Tempo di lettura: < 1 minutiDopo dura fatica, arrivano i frutti del mio orto. È una gioia indescrivibile, necessita d’un impegno attento e costante, ma il risultato ripaga di ogni sforzo!

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Agricoltura Ambiente Culture Ecologia Iniziative News Umanesimo

Senso Gastronomico 23 e 24 maggio 2014

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Venerdì 23 e sabato 24 maggio 2014, dalle ore 20, con il team di Senso gastronomico (composto, oltre a me, da Alessandro, Luca, Giulia e Rosetta) abbiamo organizzato una due giorni con cena, dal titolo “Verso l’estate con i germogli“, presso la galleria d’architettura “Come Se”, Via Dei Bruzi 6, Roma. In tale occasione (oltre a mangiare convivialmente insieme) Alessandro racconterà il percorso degli alimenti usati per la preparazione delle pietanze: da dove vengono, come sono stati preparati, che caratteristiche hanno.

Se volete partecipare, prenotatevi per il 23 o il 24 maggio a:

sensogastronomico@gmail.com 

Locandina-23-24-maggio

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Agricoltura Ambiente Ecologia Musica Video

Another Slowly Day

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Sono lieto di presentare il mio primo cortometraggio; riprese, montaggio, musica… È tutta farina del mio sacco. Spero vi piaccia e sono pronto ad accettare critiche per migliorarmi.

Buona visione!

 

 

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Agricoltura Ambiente Culture Economia Informazione Iniziative News Politica Società Umanesimo

10 e 11 maggio 2014 Nuovi approcci sistemici – Open House 2014

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Sono ben lieto di invitare tutti a questa interessantissima iniziativa che ho contribuito ad organizzare, a dimostrazione di come l’innovazione e l’attenzione all’ambiente in Italia siano già coniugate in realtà concrete e operanti sui territori. Io interverrò per parlare dei gruppi d’acquisto solidale e della rete dei g.a.s. di Roma e del Lazio.


Nuovi approcci sistemici
sabato 10 e domenica 11 maggio ore 16.30-20.30

La Galleria di Architettura “come se” è lieta di presentare in occasione dell’evento Open House 2014 due giornate di Convegno dal titolo “Nuovi approcci sistemici”. L’obiettivo dei due incontri è quello di mettere in evidenza il lavoro e la qualità di alcune realtà e proposte progettuali italiane che grazie al loro impegno rivolto a questioni contemporanee come l’interazione tra ecosistemi e sistemi sociali, l’approccio sistemico e nuovi stili di vita, la bonifica e riqualificazione ambientale, la sostituzione del concetto di rifiuto con quello di risorsa, i rapporti con la fabbricazione digitale, forniscono un contributo concreto di cambiamento culturale e sociale verso nuove strategie di ricerca e sviluppo economico.
L’apporto e il confronto con esperienze internazionali ci aiuterà in questo viaggio a rinforzare e a incentivare un approccio sistemico al progetto che, dalla sua ideazione, realizzazione, vita e manutenzione deve essere un processo circolare chiuso e virtuoso.

Approccio sistemico al progetto verso nuove strategie economiche e stili di vita

Sabato 10 maggio 2014  |  dalle ore 16.30-20.30

Daniela Ducato_Edilana Edilatte Edimare Polo italiano per la Bioedilizia La Casa Verde CO2.0
Domenico Cristofaro_Ecoplan
Giovanni Leoni_Agrivillaggio di Vicofertile
Elisabetta Di Biase e Pierluigi Paoletti_D-Shape
Lorenzo Santovincenzo_P.I.L. Valle del Sacco
Gaetano De Francesco nITro group_Riqualificazione e sviluppo economico del bacino Rio Galeria-Magliana
Claudio Menicocci_Azienda Agricola di Filiera Biodinamica Cristina Menicocci
Dario Pulcini_La Rete Gas Lazio dei gruppi di acquisto solidali
Rosetta Angelini_Approcci sistemici e il caso pionieristico di Hammarby Sjostad, Svezia

Bonifica, riqualificazione ambientale e proposte progettuali per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile 
Domenica 11 maggio 2014  |  dalle ore 16.30-20.30

Livio Martini_L’esperienza virtuosa del Comune di Corchiano
Dario Pompei_Un progetto di bonifica, valorizzazione e sviluppo economico per il Comune di Ronciglione
Antonino Saggio, Saverio Massaro, Davide Motta_On/Off Magazine
Paolo Cascone_African Fabbers/ecologia urbana, fabbricazione digitale e autocostruzione
Elnaz Ghazi_Eco-biologia in architettura
Federica Amore_Riqualificazione e progettazione dei margini fluviali, l’arte della sopravvivenza
Elisa Morselli_Recupero e risemantizzazione di fabbriche abbandonate come opportunità di nuovi paesaggi

| Consigliata la prenotazione a gas@gasroma.org |

| dalle ore 21.00 aperitivo/cena biodinamico costo sociale 7 euro, indicarlo nella prenotazione|

nuovi-approcci-sistemici

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