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Due paesi a confronto: Italia e Uruguay

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A marzo 2014 l’Uruguay ha un tasso di disoccupazione del 6,3% (fonte INE), l’Italia del 12,7% (fonte ISTAT). L’Uruguay è al posto 26 per libertà di stampa, l’Italia è al posto 49, dopo il Niger, per RSF nel 2014; per Freedom House nel 2013 l’Italia è al posto 69, “parzialmente libero” a pari merito con la Guyana, l’Uruguay al 51, “libero”. Forse c’è un nesso… Meditate giornalisti, meditate sulle vostre responsabilità!

Discorso di José Pepe Mújica, Presidente dell’Uruguay nel Vertice della CELAC in Cile a gennaio 2013, sul presente e il futuro del Sud America e dell’umanità.

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Siamo amore

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E coltiviamo amore, tutta la vita, non c’è altro che sia più importante!

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Politica Sud America Umanesimo

È morto un eroe e un rivoluzionario

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Ieri è giunta la triste notizia, è morto Hugo Chavez, presidente del Venezuela. Chavez, per quanto ne possano parlar male i suoi detrattori, è stato uno dei più grandi dirigenti politici a livello mondiale negli ultimi 14 anni, un grandissimo rivoluzionario che ha lottato e che è riuscito a liberare il proprio paese dalla tirannia e dalla crisi economica. È riuscito a togliere milioni di venezuelani dalla povertà estrema (ridotta dal 49,4% del 1999 al 27,8% del 2010), dall’analfabetismo (completamente sradicato), dalla disoccupazione (ad oggi al 7,3%, in Italia è più del 10%); ha creato un sistema politico democratico come mai prima era avvenuto (con referendum anche revocatori di qualsiasi carica eletta), è stato tra i primi presidenti a promuovere e costruire solide basi di cooperazione e pace tra i paesi dell’America latina (è stato tra i principali promotori dello sviluppo di organismi latinoamericani come l’ALBA, l’Unasur, il Mercosur); grazie alle politiche di Chavez il Venezuela ha ora ospedali, scuole, case (300.000 costruite in soli due anni!), come mai era avvenuto prima, gratuitamente per tutti i cittadini. Ha utilizzato i soldi derivanti dalla vendita di petrolio, non più per arricchire qualche socio di una multinazionale, ma per costruire un Venezuela libero, equo, indipendente. Ha trasformato l’economia in recessione degli anni ’90 in una crescita esponenziale, portando il P.I.L. dai 100 miliardi di dollari del 1999, anno del suo insediamento, ai 393 nel 2010. Ha proposto e contribuito, facendo partecipare la maggior parte del popolo venezuelano, a scrivere una delle costituzioni del XXI secolo più avanzate al mondo, una costituzione basata sulla democrazia partecipata, il rispetto del pluralismo e delle minoranze: garantisce la partecipazione e il controllo cittadino sull’operato dei rappresentanti politici, riconosce i diritti delle popolazioni indigene, garantisce i diritti collettivi, il diritto alla casa, solo per citare alcuni lodevoli principi.

Tanti chiamano Chavez ingiustamente “dittatore”, affermazione veramente da ignoranti o da persone pagate per dirlo: ma dove si è mai visto un dittatore che vince le elezioni democratiche per 4 mandati, con centinaia di osservatori internazionali, con quasi il 70% dei media contro, con sempre più del 50% dei voti popolari? L’inganno dei media è veramente meschino, soprattutto in questo momento di dolore di milioni di persone per la scomparsa del leader che hanno sostenuto con grandissima fiducia e amore.

Anche io piango con voi, amici venezuelani, ora è il momento di essere ancora più uniti, per continuare a costruire un Venezuela e un Sud America liberi, un mondo, equi, indipendenti, solidali, in pace, per realizzare compiutamente il grande sogno di Chavez, per onorare il contributo che ha dato al progresso dell’umanità.

Hasta la victoria, siempre, Comandante Chavez!

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Cosa è veramente importante

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Estratto dal discorso del presidente dell’Uruguay Jose Mujica, al G20 in Brasile, giugno 2012

[..] Mi domando: che cosa succederebbe a questo pianeta se gli Hindu avessero la stessa  proporzione di auto per famiglia che hanno i tedeschi? Quanto ossigeno ci resterebbe per poter respirare?
Piú chiaramente: il Mondo oggi ha gli elementi materiali per rendere possibile che 7, 8 miliardi di persone possano avere lo stesso grado di consumo e di spreco che hanno le piú opulente societá occidentali? Sará possibile tutto ció? O dovremmo fare un giorno un altro tipo di discussione?
Perché abbiamo creato una civilizzazione, quella in cui siamo, figlia del mercato, figlia della concorrenza e che ha prodotto un progresso materiale portentoso ed esplosivo. Però quello che era economia di mercato ha creato societá di mercato!
E ci ha prodotto questa globalizzazione, che significa guardare a tutto il pianeta!
Stiamo governando la globalizzazione o è la globalizzazione che governa noi?
É possibile parlare di solidarietá e “che siamo tutti uniti”, in una economía basata sulla concorrenza spietata? Fino a dove arriva la nostra fratellanza?
Nulla di questo lo dico per negare l’importanza di quest’evento. No! Al contrario: la sfida che abbiamo davanti é di una portata di carattere colossale, è la grande crisi… E non è ecologica,  è politica!
L’uomo non governa oggi le forze che ha scatenato, fino a quando le forze che ha scatenato  governano l’uomo … e la vita!
Perché non veniamo sul pianeta per svilupparci in termini generali.
Veniamo alla vita cercando di essere felici. Perché la vita è corta e ci va via. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare. Ma se la vita mi sfugge, lavorando e lavorando per consumare un “plus” e la societá di consumo é il motore! Perché, in definitiva, se si paralizza il consumo o se si ferma, si ferma l’economia e se si ferma l’economia, è il fantasma della stagnazione per ognuno di noi. Però questo iper consumo, a sua volta, è quello che sta aggredendo il pianeta!
E deve generare, questo iper consumo, cose che durano poco, perché si deve vendere tanto! E una lampadina elettrica, quindi, non puó durare piú di 1000 ore accesa. Peró esistono lampadine che possono durare 100mila… 200mila ore accese!

Però queste non si possono fare! Perché il problema è il mercato, perché dobbiamo lavorare e dobbiamo avere una civilizzazione di uso e smaltimento! E siamo in un circolo vizioso!
Questi sono problemi di carattere politico! Che ci stanno indicando la necessità di iniziare a lottare per un’altra cultura.
Non si tratta di regredire all’uomo delle caverne, né di avere un “monumento all’arretratezza”. È che non possiamo indefinitamente continuare a essere governati dal mercato, ma che dobbiamo governare il mercato!
Per questo dico che il problema è di carattere politico, nel mio umile modo di pensare. Perché… I pensator antichi definivano… Epicuro… Seneca.. gli (indios) Aymara: “Povero non é chi possiede poco, ma veramente povero è chi necessita di infinitamente tanto”. E desidera… e desidera.. E desidera sempre più.
Questa é una chiave di carattere culturale.
Quindi, saluto lo sforzo e gli accordi che si fanno. E li accompagno, come governante.
Penso che alcune delle cose che sto dicendo, stridono. Però dobbiamo renderci conto che la crisi dell’acqua e dell’aggressione ambientale non é una causa.
La causa é il modello di civilizzazione che abbiamo costruito.
E ciò che dobbiamo rivedere è il nostro modo di vivere! Perché?
Appartengo a un piccolo paese, molto ben dotato di risorse naturali per vivere. Nel mio paese ci sono poco piú di 3 milioni di abitanti. Ma ci sono anche 13 milioni di vacche delle migliori al mondo! E circa 8, 10 milioni di meravigliose pecore! Il mio paese è un esportatore di cibo, di latticini, di carne. È una semipianura e quasi il 90% del suo territorio è utilizzabile.
I miei compagni lavoratori lottarono tanto per le 8 ore di lavoro. E ora stanno ottenendo le 6 ore. Ma quello che lavora 6 ore, si cerca due lavori, pertanto, lavora piú di prima. Perché? Perché deve pagare una quantitá di rate: la moto che ha comprato… l’automobilina che ha comprato… E paga rate! E paga rate! E quando arrivi a estinguere… é un vecchio reumatico come me… E la vita gli è sfuggita!
E allora uno si fa questa domanda: questo è il destino della vita umana?
Queste cose sono molto elementari: lo sviluppo non puó essere contro la felicitá. Deve essere a favore della felicitá umana! Dell’amore sulla Terra! Delle relazioni umane! Di prendersi cura dei figli! Di avere amici! dell’avere l’elementare!
Precisamente. Perché é questo il tesoro piú importante che abbiamo.
Quando lottiamo per  l’ambiente,  il primo elemento dell’ambiente si chiama: felicitá umana! Grazie.”

Josè Mujica

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Economia Politica Società Sud America Video

Edoardo Galeano: l’ordine criminale del mondo

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Sud America Umanesimo

Festa Junina 24/06/11 – Festa brasiliana di solidarietà

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www.radicisolidali.it


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Politica Società Sud America Umanesimo

La pace vera

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“… la paz es la hija legítima de la igualdad, de la dignidad que es la justicia social, si no hay dignidad, si no hay igualdad, si no hay justicia social imposible podemos garantizar una paz, de dónde podemos garantizar? Porque hay pueblos que se rebelan porque hay una injusticia.”
“La pace è la figlia legittima dell’uguaglianza, della dignità e della giustizia sociale, se non c’è dignità, se non c’è uguaglianza, se non c’è giustizia sociale diviene impossibile garantire la pace, come potremmo garantirla? Per questo ci sono popoli che si ribellano, perché si commette un’ingiustizia.”
21/11/2010 – Evo Morales – Presidente della Bolivia

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Culture Politica Sud America

La verità di Fidel

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Riporto una frase di Fidel Castro, data il 26 luglio 2010 al teatro “Memorial José Martí”,  all’Avana; alla veneranda età di 84 anni Fidel dimostra una vitalità da ventenne, a riprova della sua straordinaria esperienza accompagnando il popolo cubano all’indipendenza dalle ingerenze straniere, quale ulteriore conferma dell’uomo straordinario che Fidel è, al di là di tutte le stupide critiche di chi non riesce a vedere la realtà di Cuba oggi rispetto a ieri, di chi non distingue la piccolezza e la grandezza per quello che sono, probabilmente perché pagato o ottuso.

Rispondendo al reverendo Raúl Suárez (colui che dirige il centro Memorial Dr. Martin Luther King all’Avana), con riferimento ad uno dei momenti più drammatici della rivoluzione, ossia il fallimentare assalto alla caserma Moncada, pronuncia queste parole:

Realmente lo único que teníamos era eso —dice—: inspiración. Uno no puede explicarse lo que le ha pasado a Silvio y a todos aquí, sin inspiración. Uno debería proponerse, casi como una norma, ser cada día aunque sea un poquitico mejor. Y no abandonar esa línea…

Tradotto al volo:

“Realmente l’unica cosa che avevamo era questo: ispirazione. Uno non può capire ciò che ha passato Silvio e tutti gli altri qui (in riferimento ai sopravvissuti dell’assalto presenti in prima fila, ndr) , senza l’ispirazione. Uno dovrebbe proporsi, così come una norma, di essere ogni giorno comunque sia un pezzetto migliore. E non abbandonare mai questa norma…

Ecco, questo secondo me è l’insegnamento fondamentale di Fidel Castro, il motivo per cui il 90% dei cubani lo ammira, il motivo per cui, ammirando una persona straordinaria, Cuba è un paese meraviglioso e da imitare per l’umanità infinita che sa esprimere ogni suo cittadino.

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Economia News Politica Società Sud America Umanesimo

Sognando il Venezuela

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Perdonate il titolo provocatorio, ma le contraddizioni tra la politica occidentale e la politica latino-americana si acuiscono sempre più; fioriscono iniziative di governo nei paesi del Sud America lodevoli e giuste, (spesso per la prima volta dopo decenni di sanguinose dittature) ben più progressiste delle deboli proposte di riforme sociali europee (a scapito di diritti e lavoratori),

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Economia Politica Sud America

Le menzogne del potere 2: le banche

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Un paio di settimane fa in Venezuela (paese sotto dittatura secondo i nostri media, pur essendoci state nel paese decine di elezioni negli ultimi dieci anni controllate da organi internazionali e sempre dichiarate dagli stessi pienamente valide) sono stati arrestati 27 banchieri di 7 diversi istituti finanziari per presunti illeciti, tra cui il fratello del ministro della Scienza e Tecnologia dell’attuale Governo, il quale si è subito dimesso dall’incarico. Chavez si è dichiarato dispiaciuto dell’accaduto, conoscendo personalmente sia il Ministro dimissionario che il fratello arrestato, ma la legge è uguale per tutti e l’arresto anche di un uomo vicino al governo è la dimostrazione pratica che l’assunto del principio di uguaglianza è oggi in Venezuela una realtà. Chavez non si è messo a difendere i banchieri e ad accusare la magistratura, non ha tentato di nascondere la notizia, non ha protetto il suo Ministro, ma è stato lui stesso a raccontare l’accaduto.

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Economia News Politica Società Sud America

Bollettino informativo n° 3

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La Grecia e  la libertà d’informazione

grecia_studentiNon si sente parlare di ciò che è accaduto e sta accadendo in Grecia. Della repressione dello Stato, di un ragazzo (Alexis) morto ucciso da un poliziotto, storie che per noi italiani sono già sentite, già vissute: da Giorgiana Masi a Carlo Giuliani. È l’agghiacciante silenzio del potere, sempre pronto invece a scagliarsi contro ogni paese che non cede al capitale, che resiste al liberismo, all’egoismo e al moralismo, contro il Sud America socialista di Chavez, di Castro, di Morales, di Correa, di Ortega, di Lugo, contro i movimenti popolari in Italia e nel mondo.

È il canto del cigno prima della morte (più che un canto un lamento), quello di questo potere colluso e mafioso, clientelare e violento, che grida la sua morte ormai prossima, un potere che finanzia le banche che derubano ai cittadini, come è successo in Europa, come è successo in Grecia, come è successo negli Stati Uniti.

La Grecia è oggi un simbolo di rivolta in Europa, il Sud America un esempio di dignità, ma l’assordante silenzio del potere ha lo stesso macabro suono dei raid israeliani su bambini e donne palestinesi inermi: e noi siamo dentro a questo sistema repressivo e totalitario, imbambolati dalle mille lucine colorate vendute dagli schermi dei nostri televisori.

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