E anche questo anno ho raccolto le olive, con l’aiuto dei mitici Maurizio e Michele: 90 litri d’olio con 639 kg raccolti, resa al 14%, la più alta di sempre.
Sto cercando in questi ultimi anni di sistemare gli scempi effettuati da sedicenti potatori professionisti in anni passati adottando una strategia di potatura a vaso policonico, che rappresenta ad oggi il miglior compromesso tra la fisiologia della pianta e l’esigenza di raccolta.
Inoltre questo anno ho deciso di posizionare delle trappole naturali per contenere le mosche olearie (grazie a Roman Testoni che le ha concretamente realizzate e posizionate). Si tratta di una semplice bottiglia di plastica contenente acqua e legumi: si realizzano dei fori laterali di circa 5mm (per impedire che oltre alle mosche entrino insetti più grandi). Le mosche entrano, attratte dalla poltiglia e non riescono più ad uscire.
Non effettuo alcun trattamento, non uso alcun tipo di prodotto, né chimico, né biologico: la natura, se assecondata, sa già cosa è meglio fare.
In media nel 2021 la produzione nazionale è aumentata del 15% rispetto al 2020, in cui però è diminuita del 30% rispetto al 2019. Cambiamenti climatici e perdità di biodiversità i fattori determinanti della diminuzione della produzione.
In alcune regioni, come la Toscana, purtroppo la produzione è dimezzata. La Puglia , dove si produce (si produceva) il 50% dell’olio nazionale, ha sofferto una pessima gestione ambientale negli ultimi anni, che ha determinato una riduzione della produzione, solo nel 2021, del 30%, dopo il 43% in meno del 2020 rispetto al 2019.
L’azione più importante per ripristinare gli squilibri è la rigenerazione degli ecosistemi: aumentare la resilienza tutelando e implementando la biodiversità.
Ogni intervento biocida non può che peggiorare la situazione.
Il sistema agricolo industriale non è sostenibile: con il massiccio uso di pesticidi, diserbanti, funghicidi, stiamo distruggendo gli ecosistemi, uccidendo intere specie, inquinando il suolo, l’aria, l’acqua.
Non è questo l’approccio corretto di gestione ambientale, la natura va rispettata.
Purtroppo fino a che sarà l’avidità a governare le scelte dei governi e delle comunità, la situazione non potrà che peggiorare.
Il desiderio ottuso di arricchimento degli uomini sta devastando il pianeta.
Sta ad ognuno di noi fare la sua parte: ad esempio acquistando olio da chi adotta pratiche di agricoltura sostenibile, informandosi in maniera approfondita, votando persone migliori al governo, agendo in prima persona per tutelare l’ambiente.
Solo prendendo coscienza dell’impatto dei nostri comportamenti sugli ecosistemi possiamo salvare la nostra amata e meravigliosa Terra.
“I sentieri si costruiscono viaggiando.” Franz Kafka
P.S.: prima che me lo chiediate, non vendo l’olio che produco, è per uso familiare.