Vi porto con me a raccogliere i miei peperoncini… Più piccanti del mondo!
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Mi faccio il pane in casa da 23 anni: con la pasta madre, farine biologiche e locali.
Per me fare il pane è diventato un rituale sacro, che scandisce la mia esistenza, che mi permette di apprezzare la giusta lentezza, che mi riconnette alla totalità attraverso un gesto semplice eppure complesso.
Ogni nostra azione non è solo unica e irripetibile, rappresenta anche la nostra scelta su come impiegare il proprio tempo.
Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, eppure ogni giorno perdiamo tempo in tante futilità.
Fare il pane non è una futilità: significa ogni volta unire i due elementi più semplici e importanti che sostengono la vita, l’acqua e il grano.
Per fare il pane è necessario compiere scelte politiche importanti: se uso una farina prodotta all’estero, molto lavorata, di agricoltura industriale, in un sol colpo depaupero il mio Paese di ricchezza, danneggio la mia salute e danneggio l’ambiente. Se uso una farina integrale, di produzione locale, da agricoltura sostenibile, mantengo la ricchezza nella mia comunità, nutro correttamente il mio corpo e proteggo l’ambiente.
Il pane è legato da sempre al concetto di benessere: non avere il pane, insieme alla guerra, è tra le peggiori iatture che possano capitarci.
Il pane che faccio ogni settimana, per me, per la mia famiglia, per i miei amici quando passano a trovarmi, è il mio piccolo gesto per mostrare gratitudine alla vita per avere il cibo, per avere una famiglia, per essere in salute.
Ogni volta che faccio il pane mi ricordo quanto è importante rimanere umile e quanto sia importante usare le mani, quanto sia importante l’azione, per diventare ogni giorno una persona migliore.
Madre Terra

– La natura ha un cuore?
– Sì.
– E dove si trova?
– Vive dentro di te e dentro di me, in ogni essere umano, in ogni pianta e in ogni animale, in ogni atomo che compone questo incommensurabile universo.
– Perché non lo sento?
– Per sentirlo devi entrarci in contatto: hai vissuto l’amore di tua madre attraverso i suoi baci e i suoi abbracci. Come potrebbe quindi essere diverso con la natura?
Dario Pulcini


Guardate nel profondo

Sulla norma della natura


C’è una sorta di psicosi collettiva in molti di noi che viviamo gli spazi urbani, un’illusione che è diventata la nostra verità. Già iniziamo a subissare l’amministrazione capitolina, di cui faccio parte, di mails e messaggi per chiedere il taglio dell’erba nei parchi: non possiamo lasciare in pace queste povere piantine di poter crescere come vogliono. Pensiamo che un prato curato sia come il salotto di casa, però con le piastrelle verdi. Le manifestazioni dei giovani in tutto il mondo non sono sufficienti a far comprendere che stiamo uccidendo la vita sul pianeta a causa di visioni erronee, a causa dell’arroganza e dell’ignoranza con cui viviamo la nostra vita.
La mia famiglia

Tempo di lettura: 2 minutiMi piace che le cose vadano bene.
Se proprio possiamo dare un senso alla nostra esistenza, non c’è nulla di più importante che usare ogni fibra dei nostri muscoli, ogni neurone del nostro cervello, ogni palpito del nostro cuore, per fare ogni sforzo possibile per salvare tutta l’umanità. Ognuno di noi sbaglia, fa errori, ma non è in questo la nostra grandezza, né il nostro limite, è inevitabile sbagliare, è necessario per apprendere.
La grandezza di ognuno di noi è nel correggere i nostri errori, giorno dopo giorno, in una lotta infinita tra il nostro lato oscuro e la nostra parte illuminata, per evolverci, affrontando le difficoltà senza fuggirne.
La natura di ogni cosa tende costantemente all’evoluzione.
L’universo è spinto da una compassione infinita, da un’energia infusa in ogni singolo elemento in una danza cosmica permeata di forza, capace di sconfiggere ogni dolore. E noi siamo, nel profondo, quella danza.
La terra, il nostro meraviglioso pianeta, la vita che si è espansa in ogni luogo e in ogni forma, rischia di collassare.
Non è una visione apocalittica, è la realtà.
Ma non esiste alcun destino prestabilito.
Siamo noi a decidere il futuro, migliorando oggi, istante dopo istante.
Nulla potrà fermare la nostra speranza nel cambiare in meglio, perché è una battaglia che quotidianamente possiamo combattere dentro noi, sforzandoci di superare i nostri limiti, che nessuno può fermare e che solo noi possiamo vincere.
La vita di ognuno di noi è piena di dolori, ma se ci fermiamo a guardare solo questo perdiamo l’essenza del vivere, che è gioire per ogni conquista fatta, per ogni battaglia vinta e ogni giorno cominciare a combattere nuovamente.
La nostra eternità è la nostra determinazione a vincere contro il dolore, perché non esiste dolore più grande di diventare gli artefici della distruzione della nostra specie, di essere coloro che si auto-eliminano per non sforzarci di seguire la meravigliosa evoluzione dell’universo.
Ogni singolo deve unirsi all’altro, tirare fuori il coraggio, spingersi oltre il proprio limite egoistico e fare la propria parte per il bene di tutti.
Ciò significa realizzare pienamente il nostro essere umani.
C’è un mondo splendido, fatto di pace, gioia, speranza, che solo attende di essere costruito.
E noi possiamo esserne i fautori.
Diventiamo gli attori principali di questo cambiamento epocale, risvegliamo in noi stessi la consapevolezza che ci lega ad ogni cosa e scopriremo la risonanza tra tutti noi, nessuno escluso, scopriremo di potere essere tutti insieme la meravigliosa, pacifica, gioiosa, famiglia umana.

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Pubblico questo articolo nella speranza di far riflettere tutte quelle persone che hanno interrotto, non a causa mia, ogni forma dialogo con me, anche se io sono sempre rimasto disponibile a dialogare con loro. Anche se mi dispiace e ne soffro, perché capisco quanto l’azione che queste persone stanno mettendo nelle loro vite porterà loro una retribuzione ben peggio della mia attuale (Ikeda definisce tale azione di chiuso silenzio addirittura “suicidio spirituale”), di certo ciò sta avvenendo perché in passato devo aver offeso più volte la Legge mistica, quindi non me ne lamento. Anzi, mi ritengo fortunato, poiché grazie a ciò posso alleggerire le mie antiche colpe e avvicinarmi in tal modo alla più vera felicità, così da divenire una persona più forte e completa. In un brano del ventitreesimo capitolo Bodhisattva Yakuo, è scritto: «[Il Sutra del Loto] può essere la causa che conduce gli esseri umani a sradicare ogni… sofferenza», e a tale proposito, nell’Ongi kuden (Raccolta degli insegnamenti orali), Nichiren Daishonin ricorda che “sradicare” dev’essere interpretato come “illuminarsi in relazione”: fino a che non si capisce in profondità tale concetto, non è possibile ottenere la vera felicità.
«La completezza umana può essere raggiunta solo all’interno dello spazio aperto creato dal dialogo: con gli altri, con la storia, con la natura e con il cosmo. Il chiuso silenzio degli indifferenti può soltanto diventare il luogo del suicidio spirituale. Nessuno di noi è umano sin dalla nascita, se non in senso biologico. È nostro compito diventare veri esseri umani imparando a conoscere noi stessi e gli altri. Questo è possibile solo se ci immergiamo nell’oceano del linguaggio e del dialogo alimentato dalla sorgente della tradizione culturale.» Daisaku Ikeda
Daisaku Ikeda

E la natura inventò l’amore

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E la natura inventò l’amore
per dare alla realtà le verità del sogno
per mostrare unito ciò che appare diviso
per dare un senso all’alba e al tramonto
per sposare ogni giorno il sole e la luna
per dare un po’ di follia a troppa ragione
per unire in un abbraccio gioia e dolore
per capire l’infinito attraverso il finito
per dare la vita a costo della morte.
Dario Pulcini
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Il potere dell’uomo e della tecnologia, quando usati con coscienza, portano a delle meraviglie incredibili. Ne è la dimostrazione il sito The Plant List.
I ricercatori dei Kew Gardens di Londra e del Missouri Botanical Garden di St. Louis, dopo dieci anni di lavoro, sono riusciti a raccogliere in un unico database accessibile a tutti oltre 1 milione e 250 mila nomi di piante: si chiama The Plant List.
L’ecologia profonda ha bisogno tanto della coscienza quanto della conoscenza e ora, grazie a questo encomiabile lavoro, sta solo a noi esseri umani cominciare a studiare e scoprire la variegata forma del mondo vegetale che convive con noi sul pianeta terra, che sempre ci ammalia e stupisce con i suoi splendidi fiori, i maestosi alberi, le profumate piante aromatiche; lo stesso mondo vegetale da cui non possiamo prescindere per sopravvivere, perché noi e l’ambiente siamo una cosa sola, conoscerlo è il modo migliore per imparare ad amarlo e rispettarlo.
La natura è nelle nostre mani
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Secondo gli studi del IUCN (The World Conservation Union) il 32% delle specie anfibie (uno su tre), il 24% dei mammiferi (uno su quattro), il 12% degli uccelli (uno su otto), il 25% delle conifere (uno su quattro) e il 52% delle cicladi (antico gruppo di piante) sono ad alto rischio di estinzione per via delle attività umane.