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Umanesimo

Amore non è sacrificio

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Amore non vuol dire sacrificio. Se amare è sacrificarsi vuol dire che non è vero amore. Il sacrificio implica una scelta obbligata tra qualcosa di più o almeno altrettanto importante e qualcosa che lo è meno. Amare è un atto di libertà. Nessuno può essere obbligato ad amare o a non amare. L’atto d’amore è una scelta. È l’azione di pensare, dire e fare, istante dopo istante, sentendosi un’unica cosa con l’universo. Tutto è degno d’essere amato, perché non esiste alcun sopra e sotto, alcun più e alcun meno. Tutto è importante. Tutto ciò che esiste esiste perché tutto esiste. Ogni elemento è parte di un’unica realtà, senza la quale nessuna cosa sarebbe così come è. Per amare gli altri bisogna amare se stessi, per amare se stessi bisogna amare gli altri. Ogni parte è una frazione di tutto e, poiché collegata a tutto, è anche il tutto. Così come il tuo stomaco è parte di ciò che sei e è anche ciò che sei, non potrebbe esistere senza di te, non potresti esistere senza di lui.

Amare è un atto obbligato per essere felici: ciò non significa che amare non sia anche soffrire. Ma soffrire è proprio ciò che ci fa capire l’importanza dell’amare: senza attaccamento alla vita non ci sarebbe vita. L’amore non è sacrificio, anche se a volte ci fa soffrire. Ogni giorno, crescendo e poi invecchiando, non compare qualche nuovo dolore nel corpo o nella mente? È il ciclo della vita, nascita e morte. La vita è l’insieme di nascita e morte nel continuum spazio-temporale. Non è solo l’uno né solo l’atro. Amare veramente è vivere pienamente cosciente del ciclo continuo di nascite e morti che compongono la vita universale. Se ti guardo veramente vedo in te tutto l’universo, così come lo vedo in me. I nostri copri sono composti di ciò di cui è composto l’universo, i nostri corpi e le nostre menti sono l’universo agente e pensante. La nostra forma è la manifestazione dell’energia della vita, che fluisce eternamente ovunque nell’universo, un’immensa danza cosmica continuamente pulsante.

La scelta è l’affermazione della libertà di ogni individuo di poter cambiare tutto, perché la vita è l’infinita rete di relazioni che chiamiamo universo, è tutto ciò che esiste e ogni elemento influenza tutto. Amare non è sacrificio: amare veramente avviene in ogni istante che hai coscienza di cosa è veramente la vita. La vita è apprendimento, adattamento, evoluzione. Amare è seguire il flusso di apprendimento continuo, adattamento ed evoluzione danzando con l’universo.

Amare è vivere, perché senza la vita non esiste l’amore.

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Politica Umanesimo

La storia non ci assolverà

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La pace non si fa con le armi: un concetto ovvio, che anche un bambino delle elementari comprende chiaramente.
Ma non lo comprende il nostro Governo che ha deciso, con il Decreto Legge n. 16 del 28/02/2022, in palese contrasto con l’art. 11 della Costituzione e derogando alla Legge 185/1990, di inviare armi al governo ucraino. Si tratta di un atto scellerato e illecito, commesso dalle più alte cariche dello Stato.
Invece di mandare cibo, medicine, infermieri, medici, ingegneri, diplomatici, Draghi e soci hanno deciso di acuire il conflitto invece di spegnerlo: la Germania dichiara addirittura di voler investire 100 miliardi di euro per rafforzare la difesa.
Questi soggetti sono gli stessi che, quando come cittadini chiediamo aiuto perché non ce la facciamo a campare, ci dicono che dobbiamo stringere i denti, perché non ci sono fondi per garantire i più elementari diritti, come l’accesso ad un cibo di qualità e prodotto senza sfruttamento di ambiente e persone, l’accesso ad una scuola e una sanità universali e gratuite, la preservazione degli ecosistemi e delle risorse, la diminuzione delle diseguaglianze e l’aumento generalizzato della qualità della vita. E poi tirano fuori 100 miliardi di euro per armamenti! Capite dove è l’ipocrisia? Vi siete mai chiesti veramente perché accade ciò?
Il nostro Paese rientra, tristemente, nella top 10 dei produttori di armi nel mondo: è inaccettabile che, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, ancora si producano così tante armi.
Tutto ciò per folle avidità, per una vita basata sulla paura.
Io credo in un Europa dei popoli, civile, pacifista e democratica: dobbiamo tutti far sentire la nostra voce contro questa intensificazione della corsa agli armamenti, che non può che produrre ulteriori disastri.
Tutti i popoli del mondo sono fratelli, apparteniamo tutti alla grande famiglia umana: non lasciamo che siano i ricchi e i potenti a decidere il futuro dell’umanità. Sono certo che, come cittadini comuni, abbiamo in mano il potere di trasformare questo drammatico momento in un’opportunità di crescita verso un mondo nuovo, fatto di cultura, educazione, sostenibilità ambientale e pace.
Facciamo tutti la nostra parte, innanzitutto dicendo la verità, per rendere tutti consapevoli della realtà di ciò che sta accadendo: il fallimento della diplomazia per intransigenza delle parti.
Vogliono farci vedere il mondo come due schieramenti contrapposti, oriente e occidente, per meri interessi economici di pochi ricchi folli. Ma non è così: tutti i paesi del mondo collaborano ogni giorno a prescindere dalla nazionalità.
Grazie a questa collaborazione abbiamo acquisito un progresso tecnologico senza precedenti, che ci sta permettendo di trovare soluzioni alle problematiche più urgenti e complesse della nostra epoca, dalla salute all’ambiente. Le nuove generazioni stanno crescendo in un contesto sempre più globale, stringendo amicizie in ogni parte del mondo.
Io credo nell’amore tra tutti gli esseri viventi: credo fermamente che l’umanità sia capace di vivere in pace e armonia.
Ma perché ciò accada ognuno deve impegnarsi a tirare fuori da sé il meglio di ciò che è, giorno dopo giorno: ogni signola persona è cruciale per l’avvenire.
La realtà per tutti gli 8 miliardi di esseri umani che popolano la Terra è la medesima: non esiste re se nessuno vuole fare il suddito. Non esiste guerra se nessuno vuole fare il soldato. Non esiste ingiustizia se nessuno la commette. Il futuro del mondo è tutto nelle nostre mani.

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Ambiente Filosofia Politica Umanesimo

Come vivere in salute e a lungo

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Malattia, vecchiaia, morte, sono tre delle sofferenze che vive qualsiasi essere umano.

Perché tali sofferenze possano avere un senso nella nostra esistenza, è necessario affrontare la prima sofferenza: la nascita. Dal momento in cui nasciamo diveniamo sempre più consapevoli (o timorosi) delle altre sofferenze e ci chiediamo, più o meno consciamente, il perché ciò avvenga: c’è chi crede nel destino, chi nel caso, chi nella volontà (propria, del cosmo o di divinità trascendenti).

Voglio per ora tralasciare nascita, vecchiaia e morte e soffermarmi sulla malattia: di questi tempi credo sia importante si approfondisca il tema.

Diciamo innanzitutto che stare in salute non è facile: anche se la conoscenza medica avanza, la nostra eredità genetica, i nostri comportamenti e/o il nostro ambiente aumentano o diminuiscono le probabilità di essere in salute. I nostri comportamenti e il nostro ambiente modificano persino la nostra stessa genetica, quindi il patrimonio genetico che lasceremo alle generazioni future.

Tutto ciò che è vivo, per mantenere la propria salute, necessita di processi “omeostatici”: l’omeostasi è quel processo biologico che permette agli organismi viventi di conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni esterne dell’ambiente tramite meccanismi di autoregolazione. Pertanto è vero che stare in salute non è facile, così come è anche vero che un organismo vivente, in miliardi di anni di evoluzione, ha elaborato strategie immunitarie e resilienti, in grado di mantenere l’omeostasi al variare dell’ambiente esterno. Possiamo dire pertanto che il nostro organismo è sia fragile che anti-fragile: viene influenzato dagli stress esterni e allo stesso tempo si adatta a questi per sopravvivere.

Per comprendere bene come funziona la vita e la salute dei singoli individui, è necessario soffermarsi sul fatto che essa non è scissa in tante parti indipendenti, ma è formata da parti interdipendenti. Questo avviene non solo nel singolo individuo, ma tra tutte le forme di vita. Anche se pensi che il broccolo che cresce nell’orto non abbia nulla a che vedere con te, in realtà non è così: oltre a condividere con te un’eredità genetica del 90%, il broccolo condivide con te l’aria che respiri, l’acqua che bevi e il suolo su cui cammini. Se l’acqua e l’aria sono inquinate tutte le specie ne vengono compromesse: i processi omeostatici non riescono a fermare la degenerazione generalizzata in atto nell’organismo e gli individui iniziano a morire.

La vita può esistere solo come macro-aggregato di molteplici specie: lì dove muoiono più individui di quanti ne nascano le diverse specie si estinguono e si tende inevitabilmente verso la desertificazione fino a giungere all’assenza di vita.

La vita è interrelata indissolubilmente e pertanto esiste un’omeostasi individuale e un’omeostasi collettiva.

L’omeostasi collettiva (in parole semplici, come vivere in salute e a lungo in un ambiente inevitabilmente comunitario) è stata studiata: grazie agli studi del docente di Scienza della nutrizione all’Università di Sassari Gianni Pes e l’astrofisico e demografo Michel Poulain ora conosciamo le zone blu.

Cosa sono le zone blu? Sono aree geografiche determinate (che i due scienziati evidenziarono in blu sulla mappa, nella loro prima ricerca) in cui la vita degli esseri umani è statisticamente molto più alta della media.Queste le aree ad oggi scoperte con la maggiore longevità al mondo: Ogliastra in Sardegna, l’isola di Okinawa in Giappone, l’isola di Icaria in Grecia, la Penisola di Nicola in Costa Rica, Loma Linda in California.

Cosa accomuna queste aree così distanti tra loro?

1. La famiglia al centro di tutto

2. Scarso o nullo tabagismo

3. Semivegetarianismo

4. Attività fisica moderata, ma costante

5. Percezione di essere utili socialmente

6. Consumo di legumi

Alcune di queste aree hanno anche altri tratti in comune:

1. Fede

2. Uso di grani integrali

3. Centralità delle donne nella comunità

4. Giardinaggio

Cosa ci insegnano le zone blu? Ce lo dice Michel Poulain: “Studiando a fondo l’alimentazione, la qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo, le relazioni sociali e ogni altro aspetto della vita nelle zone blu posso dire che esistono tratti comuni riassumibili in due punti cardine: vivi una vita semplice e semina amore intorno a te. Questo è ciò che mi hanno insegnato le persone che ho conosciuto negli anni e con le quali ho stretto un sincero rapporto di amicizia”. Più diffusamente, Poulain ha identificato sette elementi di grande rilievo che accomunano tutte le zone blu e che potrebbero essere quindi i fattori determinanti dietro al fenomeno della longevità. “Questi sono: condurre una vita semplice, mangiare cibo locale, coltivare forti relazioni famigliari e sociali, nutrire la propria spiritualità, rimanere attivi, rispettare il Pianeta e avere sempre uno scopo di vita.”

Per vivere bene, in salute e a lungo quindi, non è sufficiente fare attenzione al nostro comportamento come singoli (ad esempio diventando vegetariani, consumando legumi, camminando ogni giorno), ma anche il nostro comportamento con gli altri, con l’ambiente in cui viviamo: per dedicarsi alla famiglia, sentirsi utili socialmente, seminare amore è necessario costruire una comunità solidale che sappia cooperare costruttivamente, che cooperi per aumentare la qualità della vita di tutti e non solo di alcuni. È pertanto necessario che vi sia una cultura del vivere bene condivisa e accettata dalla comunità, poiché la qualità della vita del singolo è inscindibile dalla qualità della vita della comunità in cui vive.

Quando parlo di comunità vi invito a concentrarvi su chi vi sta accanto innanzitutto e di ogni specie vivente: a molti capita di cadere nell’illusione che, per agire in maniera incisiva nella comunità, sia necessario acquisire posizioni di potere particolari, accumulando denaro o sviluppando la propria carriera professionale o accumulando titoli di studio. Questo perché si pensa in tal modo di giungere a più persone, ma lo si fa con il desiderio di influenzarle imponendo la propria visione, vivendo la propria vita in una gara folle con tutti per sentirsi, illusoriamente, il migliore. “Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c’è tra seme e albero.” Diceva Gandhi e aveva ragione. Non possiamo immaginare una società in cui ci si combatte l’un l’altro per affermarsi in una competizione continua e quotidiana sfibrante, che possa generare persone capaci di cooperare costruttivamente. L’indifferenza generata dalla lotta per la supremazia sull’altro ci degenera, ci fa ammalare, ci distrugge interiormente. L’indifferenza ai sentimenti altrui, la paura del contatto e del confronto, sono tutti i mali che la nostra società ha e che ci portano ad ammalarci anche nel corpo oltre che nella mente.

La nostra salute, quella delle nostre comunità, quella delle altre specie, è compromessa o rafforzata dal nostro modo di vivere la vita: solo in Italia oltre 80.000 persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento (7 milioni a. livello planetario), 50.000 muoiono per infezioni prese negli ospedali, 3.000 in incidenti stradali. La diffusione dell’attuale coronavirus, che ha provocato e provoca milioni di morti su scala planetaria, è probabilmente causata da un salto di specie del virus che proviene da serpenti o pipistrelli: il contatto tra l’uomo e queste specie è aumentato con la distruzione degli ambienti naturali in cui tali specie vivono. Non solo, alcuni studi affermano che l’inquinamento atmosferico, nello specifico il particolato sottile, sia uno dei vettori che facilita la diffusione del virus. Invece che avere paura di questi fatti, dobbiamo impegnarci a comprenderli e ad agire con coscienza.

Come vediamo tutto è correlato e molte malattie potremmo già diminuirle considerevolmente con un approccio sistemico che miri a ridurre nel più breve tempo possibile le cause che mettono a repentaglio la vita sul pianeta. Come dice il fisico Fritjof Capra “il pensiero sistemico (che significa pensare in termini di relazioni e di schemi) ci rende consapevoli del fatto che le sfide principali del mondo di oggi – energia, economia, cambiamento climatico, disuguaglianze – sono tutte interconnesse e interdipendenti. Sono problemi sistemici che richiedono altrettante soluzioni sistemiche. ” Ridurre l’inquinamento, fermare la distruzione degli ecosistemi, diminuire il consumo di risorse, sono passi fondamentali perché l’umanità possa vivere in pace e armonia. Per avere un approccio sistemico è necessario cambiare mentalità. Non possiamo più ragionare cercando di massimizzare il profitto individuale o di pochi, ma dobbiamo concentrarci sull’adottare processi e metodi, con cui costruiamo la nostra comunità ogni giorno, che siano in grado di farci scegliere le migliori soluzioni alle sfide che dobbiamo affrontare collettivamente.

L’intero attuale sistema politico, di educazione, produzione e uso va modificato e riadattato perché risponda ai bisogni degli esseri viventi per migliorare la qualità della vita. Non esiste evoluzione né sopravvivenza senza capacità di adattamento, senza comprendere i comportamenti nefasti e i comportamenti virtuosi nell’epoca che viviamo.

Abbiamo già tutto quanto necessario per invertire rotta e costruire comunità resilienti e solidali, in grado di vivere a lungo e bene: ora ciò che serve è la nostra volontà.

Dobbiamo superare la paura di fallire, perché fallire è l’unico modo per imparare.

Dobbiamo superare la paura di cambiare, perché il cambiamento è inevitabile.

Dobbiamo superare la paura dell’altro, perché siamo indissolubilmente legati.

Dobbiamo avere il coraggio di rispettarci e amarci, perché è l’unica strada per vivere bene e a lungo.

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Filosofia Umanesimo

Conoscenza e amore

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Ambiente Umanesimo

Ritorniamo alla vita naturale

Tempo di lettura: 8 minuti

C’è una sorta di psicosi collettiva in molti di noi che viviamo gli spazi urbani, un’illusione che è diventata la nostra verità. Già iniziamo a subissare l’amministrazione capitolina, di cui faccio parte, di mails e messaggi per chiedere il taglio dell’erba nei parchi: non possiamo lasciare in pace queste povere piantine di poter crescere come vogliono. Pensiamo che un prato curato sia come il salotto di casa, però con le piastrelle verdi. Le manifestazioni dei giovani in tutto il mondo non sono sufficienti a far comprendere che stiamo uccidendo la vita sul pianeta a causa di visioni erronee, a causa dell’arroganza e dell’ignoranza con cui viviamo la nostra vita.

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Società

Bauman: l’amore liquido

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Riporto un articolo scritto dalla giornalista Raffaella De Santis: è un’intervista al grande sociologo Zygmunt Bauman, che ci illumina sul senso dell’amore e sulla qualità delle relazioni oggi. Il prevalere del mercantilismo anche nelle emozioni ci sta rendendo aridi e tristi. Riscoprire il valore dell’amore profondo, da coltivare ogni giorno con impegno e dedizione perché sia duraturo, non solo è possibile, ma è la strada fondamentale per un’esistenza felice.

“Amarsi e rimanere insieme tutta la vita. Un tempo, qualche generazione fa, non solo era possibile, ma era la norma. Oggi, invece, è diventato una rarità, una scelta invidiabile o folle, a seconda dei punti di vista. Zygmunt Bauman sull’argomento è tornato più volte (lo fa anche nel suo ultimo libro Cose che abbiamo in comune, pubblicato da Laterza). I suoi lavori sono ricchi di considerazioni sul modo di vivere le relazioni: oggi siamo esposti a mille tentazioni e rimanere fedeli certo non è più scontato, ma diventa una maniera per sottrarre almeno i sentimenti al dissipamento rapido del consumo. Amore liquido, uscito nel 2003, partiva proprio da qui, dalla nostra lacerazione tra la voglia di provare nuove emozioni e il bisogno di un amore autentico.

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Umanesimo

Il coraggio di essere disadattati

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Vi sono alcune cose nel nostro sistema sociale rispetto alle quali noi tutti dovremmo essere dei disadattati… Forse la salvezza del mondo sta oggi proprio nelle mani dei disadattati.  La sfida per noi è di essere dei disadattati… Mediante questo coraggioso disadattamento noi sapremo emergere dalla mezzanotte squallida e desolata della disumanità dell’uomo all’alba splendente e luminosa della libertà e della giustizia”.

Martin Luther King Jr

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Scritti e poesie

E poi fate l’amore – Alda Merini

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E poi fate l’amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo
i baci lenti sulla bocca,
sul collo,
sulla pancia,
sulla schiena,
i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita
che fino a quel momento
era stata un po’ sbiadita.
Intendo dita sui corpi,
creare costellazioni,
inalare profumi,
cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano
allo stesso ritmo.
E poi sorrisi,
sinceri dopo un po’
che non lo erano più.
Ecco,
fate l’amore e non vergognatevi,
perché l’amore è arte,
e voi i capolavori.

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Musica Video

Where is the love? La mia canzone per l’estate (anche se è ancora primavera)

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La mia canzone per l’estate… Anche se è ancora primavera.
Perché è così difficile vedere l’amore in questa epoca ancora piena di ingiustizie.
Ma la vita è trasformazione, dipende tutto da ora.
Guarda dentro di te e troverai tutto l’amore che serve per cambiare questo mondo in un posto felice, inizia la tua battaglia personale interiore che nessuno può fermare.

Questo deve essere il nostro comune grido di battaglia.

What’s wrong with the world, mama
People livin’ like they ain’t got no mamas
I think the whole world addicted to the drama
Only attracted to things that’ll bring you trauma

Overseas, yeah, we try to stop terrorism
But we still got terrorists here livin’
In the USA, the big CIA
The Bloods and The Crips and the KKK

But if you only have love for your own race
Then you only leave space to discriminate
And to discriminate only generates hate
And when you hate then you’re bound to get irate, yeah

Madness is what you demonstrate
And that’s exactly how anger works and operates
Man, you gotta have love just to set it straight
Take control of your mind and meditate
Let your soul gravitate to the love, y’all, y’all

People killin’, people dyin’
Children hurt and you hear them cryin’
Can you practice what you preach?
Or would you turn the other cheek?

Father, Father, Father help us
Send some guidance from above
‘Cause people got me, got me questionin’
Where is the love (Love)

Where is the love (The love)
Where is the love (The love)
Where is the love, the love, the love

It just ain’t the same, old ways have changed
New days are strange, is the world insane?
If love and peace are so strong
Why are there pieces of love that don’t belong?

Nations droppin’ bombs
Chemical gasses fillin’ lungs of little ones
With ongoin’ sufferin’ as the youth die young
So ask yourself is the lovin’ really gone

So I could ask myself really what is goin’ wrong
In this world that we livin’ in people keep on givin’ in
Makin’ wrong decisions, only visions of them dividends
Not respectin’ each other, deny thy brother
A war is goin’ on but the reason’s undercover

The truth is kept secret, it’s swept under the rug
If you never know truth then you never know love
Where’s the love, y’all, come on (I don’t know)
Where’s the truth, y’all, come on (I don’t know)
Where’s the love, y’all

People killin’, people dyin’
Children hurt and you hear them cryin’
Can you practice what you preach?
Or would you turn the other cheek?

Father, Father, Father help us
Send some guidance from above
‘Cause people got me, got me questionin’
Where is the love (Love)

Where is the love (The love)?
Where is the love (The love)?
Where is the love (The love)?
Where is the love (The love)?
Where is the love (The love)?
Where is the love (The love)?
Where is the love, the love, the love?

I feel the weight of the world on my shoulder
As I’m gettin’ older, y’all, people gets colder
Most of us only care about money makin’
Selfishness got us followin’ the wrong direction

Wrong information always shown by the media
Negative images is the main criteria
Infecting the young minds faster than bacteria
Kids wanna act like what they see in the cinema

Yo’, whatever happened to the values of humanity
Whatever happened to the fairness and equality
Instead of spreading love we’re spreading animosity
Lack of understanding, leading us away from unity

That’s the reason why sometimes I’m feelin’ under
That’s the reason why sometimes I’m feelin’ down
There’s no wonder why sometimes I’m feelin’ under
Gotta keep my faith alive ‘til love is found
Now ask yourself

Where is the love?
Where is the love?
Where is the love?
Where is the love?

Father, Father, Father, help us
Send some guidance from above
‘Cause people got me, got me questionin’
Where is the love?

Sing with me y’all:
One world, one world (We only got)
One world, one world (That’s all we got)
One world, one world
And something’s wrong with it (Yeah)
Something’s wrong with it (Yeah)
Something’s wrong with the wo-wo-world, yeah
We only got
(One world, one world)
That’s all we got
(One world, one world)

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Scritti e poesie

Tu e io

Tempo di lettura: < 1 minuti

Viviamo un tramonto al giorno

E ancora ci spaventiamo di morire.

La vedi quell’onda del mare?

Sei tu quella e accanto sono io.

E se ci siamo incontrati

È perché lo volevamo.

Senti la risonanza?

Non c’è alcuna paura

Non ci sono limiti

Ma alcuni sono belli da vivere.

E se scelgo te contro ogni logica

Sfidando ogni giorno

Il dolore che provo

Nel non poterti avere accanto

È perché so che non è verità.

Sei accanto a me

Ogni volta che ti penso

E la tua scelta presente non è il futuro.

Ora sono grande, non tanto

Ma quanto basta per capire

Che sono abbastanza stupido

Per correrti dietro nei campi

Dei fiordalisi della mia mente.

Non voglio nulla da te:

Mi basta la mancanza che sento

Per capire quanto vali.

Non è masochismo,

Ma osservare la vita per la sua

Strana abitudine a collidere

Tra volontà e desiderio.

So che la mia presenza

Cambia il mondo

E che dipende da me come.

E non c’è amore che non porti verità

Per questo insisto a crederti.

Al di là di ogni universo

L’unica cosa che sento

È il tuo vivere incessante

È questa vibrazione che non perdo

Che mi porta nei pianeti

Del nostro divenire,

Scritte che si cancellano in fretta

Ma mai abbastanza per dimenticarti.

Dario Pulcini

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Scritti e poesie

La courbe de tes yeux

Tempo di lettura: < 1 minuti

La courbe de tes yeux
La courbe de tes yeux fait le tour de mon coeur,
Un rond de danse et de doceur,
Auréole du temps, berceau nocturne e sûr,
Et si je ne sais plus tous ce que j’ai vécu
C’est que tes yeux ne m’ont pas toujours vu.
Feuilles de jour e mousse de rosée,
Roseaux du vent, sourires parfumés,
Ailes couvrant le monde del lumière,
Bateaux chargés du ciel et de la mer,
Chasseurs des bruits e source des coleurs,
Parfums èclos d’une couvée d’aurores
Qui gît toujours sur la paille des astres,
Comme le jour dépend de l’innocence
Le monde entier dépend de tes yeux purs
Et tout mon sang coule dans leurs regards.

La curva dei tuoi occhi
La curva dei tuoi occhi gira intorno al mio cuore
un girotondo di danza e di dolcezza,
aureola di tempi, culla notturna e sicura
e se non so più quel che ho vissuto
è perché non sempre i tuoi occhi mi hanno visto.
Foglie di luce e spuma di rugiada
canne del vento, risa profumate,
ali che coprono il mondo di luce,
navi cariche di cielo e di mare,
cacciatori di suoni e fonti di colori,
profumi schiusi da una cova di aurore
sempre posata sulla paglia degli astri,
come il giorno vive di innocenza,
così il mondo vive dei tuoi occhi puri
e tutto il mio sangue scorre in quegli sguardi.

Da “Capitale de la douleur” (1926), Paul Eluard

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Scritti e poesie Umanesimo

La mia famiglia

Tempo di lettura: 2 minutiMi piace che le cose vadano bene.
Se proprio possiamo dare un senso alla nostra esistenza, non c’è nulla di più importante che usare ogni fibra dei nostri muscoli, ogni neurone del nostro cervello, ogni palpito del nostro cuore, per fare ogni sforzo possibile per salvare tutta l’umanità. Ognuno di noi sbaglia, fa errori, ma non è in questo la nostra grandezza, né il nostro limite, è inevitabile sbagliare, è necessario per apprendere.
La grandezza di ognuno di noi è nel correggere i nostri errori, giorno dopo giorno, in una lotta infinita tra il nostro lato oscuro e la nostra parte illuminata, per evolverci, affrontando le difficoltà senza fuggirne.
La natura di ogni cosa tende costantemente all’evoluzione.
L’universo è spinto da una compassione infinita, da un’energia infusa in ogni singolo elemento in una danza cosmica permeata di forza, capace di sconfiggere ogni dolore. E noi siamo, nel profondo, quella danza.
La terra, il nostro meraviglioso pianeta, la vita che si è espansa in ogni luogo e in ogni forma, rischia di collassare.
Non è una visione apocalittica, è la realtà.
Ma non esiste alcun destino prestabilito.
Siamo noi a decidere il futuro, migliorando oggi, istante dopo istante.
Nulla potrà fermare la nostra speranza nel cambiare in meglio, perché è una battaglia che quotidianamente possiamo combattere dentro noi, sforzandoci di superare i nostri limiti, che nessuno può fermare e che solo noi possiamo vincere.
La vita di ognuno di noi è piena di dolori, ma se ci fermiamo a guardare solo questo perdiamo l’essenza del vivere, che è gioire per ogni conquista fatta, per ogni battaglia vinta e ogni giorno cominciare a combattere nuovamente.
La nostra eternità è la nostra determinazione a vincere contro il dolore, perché non esiste dolore più grande di diventare gli artefici della distruzione della nostra specie, di essere coloro che si auto-eliminano per non sforzarci di seguire la meravigliosa evoluzione dell’universo.
Ogni singolo deve unirsi all’altro, tirare fuori il coraggio, spingersi oltre il proprio limite egoistico e fare la propria parte per il bene di tutti.
Ciò significa realizzare pienamente il nostro essere umani.
C’è un mondo splendido, fatto di pace, gioia, speranza, che solo attende di essere costruito.
E noi possiamo esserne i fautori.
Diventiamo gli attori principali di questo cambiamento epocale, risvegliamo in noi stessi la consapevolezza che ci lega ad ogni cosa e scopriremo la risonanza tra tutti noi, nessuno escluso, scopriremo di potere essere tutti insieme la meravigliosa, pacifica, gioiosa, famiglia umana.

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Umanesimo

L’amore

Tempo di lettura: < 1 minuti

“L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo.
L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso.
Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.”
Herman Hesse
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Scritti e poesie

Resurrezione

Tempo di lettura: < 1 minuti

Sembra un incubo
a volte la vita.
Prima o poi
perdi tutto
amore,
affetti,
amicizie,
famiglia,
tempo,
ideali.
Prendi l’oscurità
e fanne parte,
abbraccia
il tuo dolore
e amalo.
Perché solo così
puoi amare
tutto ciò che sei.

Tutto ciò che siamo.

Dario Pulcini

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Umanesimo

L’amore di coppia

Tempo di lettura: < 1 minuti“L’amore non è vivere sempre felici e contenti. L’amore è saper affrontare insieme la vita”

Silvana Stremiz