Pertini era contro la NATO

Pertini era contro la NATO

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Perché Sandro Pertini, il Presidente più amato dagli italiani, era contro la NATO

Trovo veramente ipocrita che molti soggetti politici e istituzionali, a cui piace spesso citare Sandro Pertini come esempio di moralità, si schierino apertamente con la NATO, sostengano l’aumento delle spese militari e siano concordi nell’inviare armi in Ucraina.

Il monito del Presidente più amato di sempre da noi italiani giace purtroppo inascoltato: tutto ciò che dichiarò profeticamente sui rischi dell’adesione al Patto Atlantico nella seduta del Senato del 27 marzo 1949, a pochi anni dalla conclusione della più sanguinosa guerra di sempre per l’umanità, si è purtroppo negli anni avverato.

Le sue sagge parole sono ancora oggi valide e importanti: per questo vi riporto il discorso integrale del suo intervento.

“PERTINI: Onorevoli colleghi, dirò brevemente le ragioni per cui voteremo contro il Patto Atlantico: cercherò di riassumere in sintesi quello che è già stato detto in questa discussione ampia, profonda e serna. Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra. Abbiamo ascoltato con attenzione la replica del Presidente del Consiglio (De Gasperi, ndr) e speravamo che egli ci dicesse qualche cosa di nuovo, ma tre quarti del suo discorso li ha dedicati esclusivamente ad esaminare la eventualità di una nuova guerra. Quindi maggiormente adesso, dopo la sua replica, onorevole Presidente del Consiglio, noi siamo persuasi che il Patto Atlantico è uno strumento di guerra.

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Vaccini e speculazione finanziaria

Vaccini e speculazione finanziaria

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Albert Bruce Sabin nacque nel 1906 a Białystok, in Polonia. Medico e virologo ebreo famoso per aver scoperto il vaccino contro la poliomielite, rinunciò a soldi e brevetto consentendone la diffusione anche fra i poveri: “Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo“.

Ogni volta che rileggo le parole di Sabin non posso che commuovermi, perché le ritengo espressione di un’umanità sconfinata, quella a cui tutti dovremmo ispirarci.

Uno degli aspetti più drammatici dell’attuale situazione pandemica è anche quello più sottaciuto, come se l’umanità non avesse altro destino che affidarsi alle grandi multinazionali farmaceutiche, che speculano senza ritegno sulla vita delle persone, per risolvere l’emergenza sanitaria in corso. Il mio pensiero va ai milioni di persone che non hanno accesso ai vaccini per via dei costi esorbitanti e per questo stanno perdendo la vita: ritengo tutto ciò inaccetabile come essere umano.

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