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Poesia

Dalla massa dell’oceano ondeggiante

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Dalla massa dell’oceano ondeggiante una goccia venne verso di me, teneramente,
mormorando: «Ti amo, fra poco morirò,
ho fatto un lungo viaggio solo per guardarti e toccarti,
perché non potevo morire senza vederti,
perché temevo di perderti».
Ora ci siamo incontrati, guardati, siamo salvi,
ritorna in pace all’oceano, mio amore,
anch’io sono parte dell’oceano, amore, non siamo scissi,
osserva il grande globo, la coesione di tutto, quanto è perfetta!
Ma quanto a me, a te, il mare irresistibile ci deve separare
se per un’ora può portarci lontani non può farlo per sempre,
non essere impaziente, ascolta,
sappi che saluto l’aria, l’oceano e la terra
ogni giorno al tramonto per amor tuo, mio amore.

Walt Whitman

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Poesia

Azione

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Dove è cenere
piantiamo alberi
Mangiamo cibi
che sanno di giustizia
Colmi i cuori
di gratitudine
Sfidiamo la sorte
timonieri della vita
Realizziamo sogni
di sincera verità
Lasciamo tracce
profumose d’incenso
Viviamo i limiti
Con mente alata
Incendiamo gli orizzonti
di meravigliosa speranza.

Dario Pulcini

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Scritti e poesie

Sono nudo

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Sono nudo
Di fronte alla forza
Incessante del mare
All’affetto del sole
Alle carezze del vento.
È in me la Madre
Che generosa genera
Ogni forma di vita
In infiniti e mutevoli
Atti d’amore puri
Che divengono alberi
Insetti e uomini.
Il rispetto è gratitudine
Mutevole come il tempo
Forte come un tramonto
Gioioso come ogni alba.
L’incessante danza cosmica
Si manifesta in compassione
E non vedo che meraviglia
Intorno e dentro me.

Dario Pulcini

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Scritti e poesie

E poi fate l’amore – Alda Merini

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E poi fate l’amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo
i baci lenti sulla bocca,
sul collo,
sulla pancia,
sulla schiena,
i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita
che fino a quel momento
era stata un po’ sbiadita.
Intendo dita sui corpi,
creare costellazioni,
inalare profumi,
cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano
allo stesso ritmo.
E poi sorrisi,
sinceri dopo un po’
che non lo erano più.
Ecco,
fate l’amore e non vergognatevi,
perché l’amore è arte,
e voi i capolavori.

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Scritti e poesie Umanesimo

Per non perdere

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“Non voglio perdere
Le melodie del tempo
nei disegni caldi
delle foglie d’autunno,
nei silenzi mistici
delle notti l’inverno,
nei bagliori vibranti
del mare l’estate,
negli odori inebrianti
dei risvegli a primavera.
Non voglio perdere
Gli abbracci sinceri,
Gli sguardi curiosi,
le emozioni intense
Dei sussulti dell’animo.
Non voglio perdere
le lacrime di compassione,
L’allegria ingenua dei vivi,
La tensione a migliorare
nei mutamenti del mondo.
Un giorno perderò tutto
e di me rimarrà indelebile
non ciò che ho preso
ma solo ciò che ho donato.”
Dario Pulcini
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Culture Poesia Umanesimo

Prima di tutto l’uomo (Lettera al figlio) di Nazim Hikmet

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Ecco le parole toccanti di un grande poeta turco, Nazim Hikmet: in questa poesia troviamo l’eredità spirituale che lascia a suo figlio, quale insegnamento eterno. Spero che la Turchia e il popolo turco, come l’Italia e gli italiani, come tutte le nazioni e i popoli del mondo, un giorno sappiano parlare un unico linguaggio comune: quello della pace, della verità, della libertà, dell’eguaglianza, della dignità, dell’amore, della giustizia.

“Non vivere su questa terra
come un inquilino
oppure in villeggiatura 
nella natura
vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano al mare alla terra
ma soprattutto all’uomo.
Ama la nuvola la macchina il libro
ma innanzi tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell’animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell’uomo.
Che tutti i beni terrestri
ti diano gioia,
che l’ombre e il chiaro
che le quattro stagioni
ti diano gioia,
ma che soprattutto, l’uomo
ti dia gioia.”
Nazim Hikmet

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Scritti e poesie

Il pensiero costante

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“Ogni giorno rinasciamo
dalle nostre ceneri.
Ogni sconfitta
si tramuterà in vittoria.
Ogni male
si trasformerà in bene.
È il pensiero costante
che porta alla vittoria
senza vinti,
alla felicità dell’essere,
al progresso.”

Dario Pulcini

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Scritti e poesie

Il compito

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Non esiste inizio e non esiste fine
Non c’è tempo da perdere o da ritrovare
Non c’è più gioia in un campo
di quanta non ce ne sia in un uomo.
Quando fiammeggia il tramonto
e l’orizzonte divide in due il mondo,
quando in silenzio
cresce una pianta,
specchiati nel cielo:
la gemma più preziosa
è nel tuo cuore,
in te è il compito
di farla brillare.

Dario Pulcini

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Scritti e poesie

Arrivederci fratello mare

Tempo di lettura: < 1 minutiEd ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.

Nazim Hikmet

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Culture Filosofia Scritti e poesie Umanesimo

Il mio passato – Alda Merini

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Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
è come se non ci fosse mai stato.
Il passato è un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente.
Il passato ed il futuro
non sono realtà ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.

Alda Merini

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Politica Scritti e poesie Società Umanesimo

“L’analfabeta politico” di Bertolt Brecht

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Il peggiore analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non sente, non parla,
né s’importa degli avvenimenti politici.

Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.

L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.

Non sa l’imbecille che dalla sua
ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato,
l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi,
che è il politico imbroglione,
il mafioso corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.

Bertolt Brecht – Poesie

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Culture Scritti e poesie

Sardigna

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Tornato da poco dalla Sardegna, ho scritto questa poesia in sardo logudorese; spero di non aver errato nella grammatica, nelle proposizioni e nelle locuzioni. Tutti coloro che conoscono la lingua sarda siano così benevoli da aiutarmi a correggerne gli eventuali errori.

sardegna golfo di marinella foto dario pulcini

Tuas laras
Savòre de murta
Tuos ojus
Biaittu claru
Tua pedde
Flore de lizu
Tuos sinus
Bancus de rena
Tuas gambas
Suerzu demasciadu
Tou animu
Granitu in su bentu
In rispettosu silenziu
Sardigna t’amo
Le tue labbra
Sapore di mirto
I tuoi occhi
blu chiaro
La tua pelle
petalo di giglio
I tuoi seni
Dune di sabbia
Le tue gambe
Sughera demaschiata
Il tuo carattere
Granito nel vento
In rispettoso silenzio
Ti amo Sardegna
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Scritti e poesie

E la natura inventò l’amore

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E la natura inventò l’amore
per dare alla realtà le verità del sogno
per mostrare unito ciò che appare diviso
per dare un senso all’alba e al tramonto
per sposare ogni giorno il sole e la luna
per dare un po’ di follia a troppa ragione
per unire in un abbraccio gioia e dolore
per capire l’infinito attraverso il finito
per dare la vita a costo della morte.

Dario Pulcini

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Scritti e poesie

Invictus

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Pubblico questa meravigliosa poesia, che ho conosciuto grazie al film di Clint Eastwood “Invictus”, perché credo racchiuda la forza d’animo necessaria ad affrontare la vita ogni giorno con rinnovato vigore. Nelson Mandela la leggeva spesso nella cella in cui fu imprigionato per 27 lunghi anni, per trovare la forza di andare avanti, di non cedere di fronte alle enormi difficoltà della sua condizione di carcerato nero nel Sud Africa dell’apartheid. Il poeta, William Ernest Henley, soffrì per tutta la vita per via di una tubercolosi avuta all’età di 12 anni, che lo costrinse a farsi amputare una gamba, ma non si diede mai per vinto, combatté l’intera esistenza con un coraggio da leone; tutti noi dovremmo prendere esempio da lui e vivere con la medesima energia, tutti abbiamo dentro noi stessi quella medesima forza indomabile.

Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.

Dal profondo della notte che mi avvolge,

buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

William Ernest Henley

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Scritti e poesie

Eros e Afrodite

Tempo di lettura: 2 minuti“And you want to travel with her
And you want to travel blind
And you know that she will trust you
For you’ve touched her perfect body with your mind.”

“E tu vuoi viaggiarle insieme
vuoi viaggiarle insieme ciecamente
perchè sai che le hai toccato il corpo
il suo corpo perfetto con la mente.”

Leonard Cohen (trad. Fabrizio De André)

In quante illusioni di amore mi son perduto,

quanto ho sofferto, quanto ne sono rimasto

ferito, deluso, martoriato, confuso.