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Pertini era contro la NATO

Perché Sandro Pertini, il Presidente più amato dagli italiani, era contro la NATO
Trovo veramente ipocrita che molti soggetti politici e istituzionali, a cui piace spesso citare Sandro Pertini come esempio di moralità, si schierino apertamente con la NATO, sostengano l’aumento delle spese militari e siano concordi nell’inviare armi in Ucraina.
Il monito del Presidente più amato di sempre da noi italiani giace purtroppo inascoltato: tutto ciò che dichiarò profeticamente sui rischi dell’adesione al Patto Atlantico nella seduta del Senato del 27 marzo 1949, a pochi anni dalla conclusione della più sanguinosa guerra di sempre per l’umanità, si è purtroppo negli anni avverato.
Le sue sagge parole sono ancora oggi valide e importanti: per questo vi riporto il discorso integrale del suo intervento.
“PERTINI: Onorevoli colleghi, dirò brevemente le ragioni per cui voteremo contro il Patto Atlantico: cercherò di riassumere in sintesi quello che è già stato detto in questa discussione ampia, profonda e serna. Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra. Abbiamo ascoltato con attenzione la replica del Presidente del Consiglio (De Gasperi, ndr) e speravamo che egli ci dicesse qualche cosa di nuovo, ma tre quarti del suo discorso li ha dedicati esclusivamente ad esaminare la eventualità di una nuova guerra. Quindi maggiormente adesso, dopo la sua replica, onorevole Presidente del Consiglio, noi siamo persuasi che il Patto Atlantico è uno strumento di guerra.

I parlamentari italiani contro la Costituzione, le leggi dello Stato, i trattati internazionali e la volontà popolare
Tutti voi seduti in Parlamento dovete servire il popolo, rispettando la Costituzione, la Legge e la volontà popolare.
Quando si tratta di tutelare diritti essenziali come la salute, l’educazione, la cultura, i soldi non ci sono mai: voi parlamentari della Camera, con ampissima maggioranza, avete deciso di stanziare ben 13 miliardi di euro in più per le spese militari, portandole a 38 miliardi l’anno. 104 milioni al giorno: mentre i cittadini soffrono a causa delle difficoltà economiche causate dalla vostra incompetenza, dopo due anni devastanti di pandemia, mentre migliaia di imprese chiudono perché non riescono più a sopravvivere sempre a causa delle vostre scelte scellerate, stanziate soldi per le vostre sporche guerre. Non vi è bastato distruggere lo Stato di diritto e affamare tutti noi, dimostrando non solo la più totale incapacità politica, ma il totale servilismo verso i potentati economici. Avete tradito e vilipeso per l’ennesima volta la nostra Nazione, la nostra amata Repubblica.
Tutti voi parlamentari che avete votato questo ennesimo atto osceno, che non tutela il nostro popolo, viola la Costituzione, vi dovete dimettere subito.
Non siete degni di ricoprire l’incarico.
In uno Stato che si vuole definire democratico nessuno è al di sopra della legge.
Nella patria del diritto voi vi permettete di calpestarlo ogni giorno.
La storia non vi assolverà.

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Sono ormai due anni che sostengo attivamente il Movimento 5 Stelle. La maggior parte delle persone che conosco (anche quelle che reputo più preparate) ha una visione del M5S pressoché identica a quella propinata dai media mainstream: Grillo è aggressivo, dice troppe parolacce, nel Movimento non c’è democrazia, Grillo mi fa paura (sì, dicono anche questo).
Nessuno però sa mai dirmi dove precisamente Grillo è aggressivo, per cosa dice “troppe” parolacce, quando non c’è democrazia nel M5S e cosa fa concretamente paura di Grillo. Sono critiche sempre generiche, sempre troppo simili perché possano sorgere da una riflessione approfondita e attenta di cosa è il Movimento 5 Stelle nelle istituzioni, di cosa sta facendo concretamente, anche sbagliando a volte (ma nessuno è perfetto!): insomma non si riesce mai a parlare di fatti concreti, a mettere sulla bilancia, per una valutazione il più possibile obiettiva, cosa fa realmente l’attuale classe politica, piuttosto che ciò che dice di fare.
Partiamo innanzitutto dal fatto che gli italiani si dovrebbero indignare per ben altre cose (ma lo fanno raramente, quasi fosse “normale” questa situazione vergognosa), ecco qualche esempio:
– un partito fondato da mafiosi, come Forza Italia, ancora è in Parlamento;
– abbiamo un Parlamento illegittimo, poiché formato da parlamentari eletti con una legge elettorale incostituzionale;
– abbiamo un presidente del consiglio che fa accordi politici con un delinquente condannato per frode fiscale, falso in bilancio, appropriazioni indebita come Berlusconi, invece che relazionarsi con il Parlamento;
– abbiamo un Parlamento esautorato della sua funzione, poiché l’85% delle leggi sono proposte dal Governo (e sono le uniche che passano);
– abbiamo le pensioni d’oro da 90.000 euro al mese e quelle a 500 euro o anche meno (visto che hanno tolto da tempo le pensioni minime);
– siamo al trentacinquesimo posto in Europa (su 42 stati monitorati) per efficienza della giustizia al 2012;
– siamo al 73° posto al mondo per libertà d’informazione nel 2014, in caduta libera, scendendo di 24 posizioni rispetto al 2013;
– abbiamo quasi tutte le opere pubbliche sotto inchiesta, dagli ospedali alle scuole, dalle ricostruzioni post terremoto alle “grandi” opere;
– abbiamo un’economia al collasso con circa 1.000 aziende (tra queste spesso le più oneste e più virtuose che non hanno “amicizie” importanti) che chiudono ogni giorno e 3 milioni 322 mila disoccupati (dati ISTAT dicembre 2014), di cui il 44% giovani sotto i 25 anni;
– abbiamo stragi e morti sul lavoro (il numero più alto d’Europa da tanti anni) per lo più senza responsabilità accertate se non addirittura assoluzioni (basti citare il caso dell’Eternit).
E queste sono solo alcune delle nefandezze che attanagliano il nostro paese.
Il Movimento 5 Stelle è l’unico soggetto politico che:
– si è presentato con un programma chiaro e ha presentato proposte di legge coerenti con tale programma (ad es. il reddito di cittadinanza, presente in quasi tutti gli stati europei, che rilancerebbe l’economia e ridarebbe una vita dignitosa a milioni di persone oppure l’abolizione di Equitalia), tutte ovviamente bocciate dalla maggioranza di governo;
– si batte quotidianamente sia nelle istituzioni che accanto ai cittadini, per scardinare il sistema mafioso e proteggere le persone oneste (il caso Expo di Milano ne è un esempio eclatante);
– ha nelle istituzioni solo persone che non hanno riportato condanne di nessun tipo (al contrario degli altri partiti, la lista al 2012 dei condannati, inquisiti e indagati degli altri partiti già dovrebbe essere sufficiente a non dar loro più nessuna fiducia);
– ascolta e rispetta i cittadini: più volte ho parlato personalmente con parlamentari, consiglieri regionali, comunali, municipali del Movimento, i quali si sono sempre resi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa coerente con il programma del Movimento; nessuno di loro ha la scorta o gira in auto blu, sono persone “normali” (come è quasi ovunque in Europa e in tanti altri stati del mondo);
– ha parlamentari che rendicontano pubblicamente le loro spese, si dimezzano lo stipendio e lo devolvono al fondo di garanzia per la piccola e media impresa;
– ha rifiutato i rimborsi elettorali (che sarebbero stati 42 milioni di euro), perché manifestamente incostituzionali, poiché in contrasto con il referendum del 1993 che ha abolito i finanziamenti pubblici ai partiti (mentre Pd, PdL, etc. oltre ad aver preso tali rimborsi hanno più volte approvato leggi contrarie al referendum);
– ha fatto votare tutti i candidati on-line, consentendo a qualsiasi iscritto di poter scegliere da chi farsi rappresentare.
E sono solo alcuni dei punti che fanno del M5S di gran lunga il migliore soggetto politico italiano, sotto tutti i punti di vista.
Se come cittadini non ci impegnamo a cercare la verità, ma affidiamo la nostra visione politica alle chiacchiere da bar o alla manipolazione delle informazioni operata dai media, non siamo cittadini che tengono veramente al proprio paese, non possiamo considerarci cittadini onesti. Se la nostra mentalità non cambia, eliminando pregiudizio, ipocrisia, malaffare, cominciando in prima persona ad attivarsi contro gli abusi di potere, sostenendo e proteggendo chi si comporta onestamente, non cambierà nemmeno l’Italia.
Come dice Martin Luther King: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla.”
Il voto “utile”?
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Franceschini, esponente di spicco del PD, questa sera ad Anno Zero, trasmissione di dibattito su Rai Due, ha sostenuto la necessità del voto utile.
Berlusconi pochi giorni addietro ha sostenuto la necessità del voto utile.
Ma cosa è questo voto utile? Il ragionamento è semplice: se votate per i due maggiori schieramenti questi potranno ottenere una maggioranza tale da sostenere il governo che propongono, perché la legge elettorale “Porcellum” dà alla Camera la maggioranza assoluta dei seggi alla coalizione che prende la maggioranza relativa dei voti (ma attenzione, non la dà al Senato, motivo per cui è caduto il Governo Prodi).
La Costituzione Italiana, contenente i principi per cui ci definiamo un paese democratico, (che tutti gli italiani dovrebbero rileggersi e imparare a memoria) però non dà centralità al Governo, ma al Parlamento. E’ il Parlamento che approva le leggi che tutti gli italiani devono rispettare, è il Parlamento che dà la fiducia al Governo e ne permette la sua esistenza, è il Parlamento che rappresenta i cittadini, è il Parlamento che approva il bilancio dello Stato. Il Parlamento è l’organo che legifera, il Governo l’organo che attua le leggi che il Parlamento approva.
Negli ultimi anni si è avuto un uso sconsiderato e illeggittimo delle leggi delega (il Parlamento delega il Governo ad emanare delle leggi) e dei decreti legge (provvedimenti del Governo consentiti dalla Costituzione solo per motivi di necessità e urgenza), proprio perché al Governo è stato consentito di abusare del suo potere, sottraendo il lavoro che la Costituzione assegna alle Camere.
L’unico voto utile se vogliamo quindi rispettare la nostra Costituzione, è per quel partito o coalizione con il programma che meglio rappresenta i nostri ideali; oppure si può richiedere l’annullamento del voto o votare scheda bianca se nessuno ci rappresenta. Altrimenti tutto il sistema democratico sancito dai principi costituzionali viene completamente ribaltato: in realtà ciò che i due candidati Premier Berlusconi e Veltroni stanno facendo è un vero e proprio golpe, il tentativo di spartirsi i poteri dello Stato incitando il popolo a scegliere o l’uno o l’altro, i quali già hanno deciso chi sarà in Parlamento, togliendo la preferenza agli elettori e così scostandosi fortemente dai principi costituzionali. Se Veltroni avesse voluto veramente cambiare la legge elettorale, non avrebbe dovuto partecipare alle prossime elezioni e incitare a non votare i suoi elettori sino all’approvazione da parte dell’attuale Parlamento di una legge costituzionalmente legittima.
Mai il nostro stato repubblicano era caduto così in basso, privando di una reale democrazia e sovranità l’intero popolo italiano.