Le menzogne del potere 3: Obama e il sogno americano

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Obama e il sogno americano

Vi ricordate l’emozione di tutti i media all’elezione di Obama a presidente degli Stati Uniti? Doveva essere il presidente del cambiamento, del progresso, della rinascita, le solite menzogne insomma, almeno a vedere questo 2009 che volge al termine. E inaspettato è giunto anche il premio Nobel per la Pace, con lo stupore generale, ben altre persone avrebbero potuto riceverlo: ad esempio il presidente boliviano Evo Morales, che da umile indigeno è riuscito a farsi eleggere democraticamente per due volte con una schiacciante maggioranza, a riformare la costituzione proteggendo i beni comuni come l’acqua e le altre risorse, a sradicare l’analfabetismo, a ridurre le disparità sociali: andatevi a leggere la sua storia, è commovente e esemplare.

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Le menzogne del potere 2: le banche

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Un paio di settimane fa in Venezuela (paese sotto dittatura secondo i nostri media, pur essendoci state nel paese decine di elezioni negli ultimi dieci anni controllate da organi internazionali e sempre dichiarate dagli stessi pienamente valide) sono stati arrestati 27 banchieri di 7 diversi istituti finanziari per presunti illeciti, tra cui il fratello del ministro della Scienza e Tecnologia dell’attuale Governo, il quale si è subito dimesso dall’incarico. Chavez si è dichiarato dispiaciuto dell’accaduto, conoscendo personalmente sia il Ministro dimissionario che il fratello arrestato, ma la legge è uguale per tutti e l’arresto anche di un uomo vicino al governo è la dimostrazione pratica che l’assunto del principio di uguaglianza è oggi in Venezuela una realtà. Chavez non si è messo a difendere i banchieri e ad accusare la magistratura, non ha tentato di nascondere la notizia, non ha protetto il suo Ministro, ma è stato lui stesso a raccontare l’accaduto.

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Le menzogne del potere 1

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People from Appenzell are complaining about the abuses (kidnapping in the background) and arbitral decisions taken by the lords.

Si sente spesso parlare politici, showman, professori, di ciò che accade qui in Italia e (raramente) nel mondo, tirando fuori statistiche a profusione, senza mai considerare che la verità, la realtà, spesso è ben altra di quella raccontata con tanta enfasi dai suddetti. I media sono manipolati e manipolabili, seguono più o meno tutti un medesimo piano, quello del governo economico mondiale, dell’affermazione definitiva dell’imperialismo economico occidentale, con la solita scusa della superiorità culturale: o almeno ci stanno provando. Per fortuna ci sono popoli e persone che ovunque nel mondo combattono contro le bugie e le falsità che sono abituati a sentir dire dagli avidi di potere d’ogni parte nel mondo (forse nell’illusione di poter scongiurare la loro morte individuale). Ecco la prima delle varie menzogne.

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Isole di plastica

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Marine debris, isole di spazzatura

Potrebbe essere un ottimo titolo per una raccolta di poesie contemporanee, purtroppo è un’agghiacciante realtà.

Nell’Oceano Pacifico navigano, quasi invisibili sotto il pelo dell’acqua (sono difatti difficilmente riscontrabili nelle foto satellitari), senza che se ne parli molto nei media mainstream (come potrebbe essere il contrario?), enormi (due volte la superficie degli Stati Uniti!) ammassi di rifiuti, 100 milioni di tonnellate, esempio per tutti noi di ciò che stiamo combinando al mondo. Tali formazioni, chiamate dagli oceanografi “marine debris“, sono state scoperte già negli anni ’90 e da allora sono solo aumentate di numero e dimesione. Parliamo forse del più grande disastro ecologico della storia dell’umanità.

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eBook: la rivoluzione informatica

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Foto ebook reading devices

Grazie al progresso tecnologico molte cose cambieranno, stanno per cambiare o sono già cambiate e dobbiamo solo essere pronti ad usare i nuovi strumenti, ad abbattere il pregiudizio e lo scetticismo al riguardo. È finita l’era di tonnellate di carta prodotte disboscando intere foreste, delle borse da 20 kg piene di libri scolastici, mai più valigie di libri da portare in vacanza: tutto questo grazie ad un “eBook reading device” dal peso di qualche ettogrammo.

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Lo stivale, la repubblica e le banane

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"Banana" di Andy Warhol

L’Italia è uno stivale: non nel senso della sua forma geografica, bensì nell’essere proprio come lo stivale protetta dall’esterno (per via del mare, dei razzisti, degli ignoranti) e altrettanto maleodorante al suo interno, piena di caste e false castità, di protetti, protettori e imbarazzanti giullari di corte.

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Illusione

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Il problema basilare, la pietra angolare d’ogni insensibilità e incoscienza dell’essere umano, risiede nel vivere nell’illusione, nel voler credere alla menzogna. Guardando ad esempio in televisione una pubblicità d’un prosciutto viene narrata una realtà parziale, spesso ipocrita, esaltando il gusto, la genuinità: mai però viene mostrato il processo di macellazione, sullo stile “Guardate come macelliamo bene le nostre carni!” (ma ve lo immaginate?). Alla maggior parte delle persone piace essere illusa: la gran parte dei convinti “carnivori” che conosco non è mai stata in un macello e men che mai ci andrebbe. È meglio che il “lavoro sporco” lo faccia qualcun altro. Io non ho nulla a che dire con chi mangia carne, sono scelte del tutto individuali, è solo per portare un esempio forte: un esempio forte di come molti esseri umani sappiano arrivare a mentire a se stessi e agli altri al punto da non avere più il senso della realtà. Come diceva Gramsci l’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva.

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Futuro presente

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Sono le 21:50 e su rai tre parte la pubblicità di intermezzo con Ballarò.

Prima pubblicità quella della Coca Cola che, con disegni infantili, illustra il racconto di una bimba che affronta la crisi accontentandosi del poco che può avere, perché preferisce il panino con il salame al caviale, la casa della nonna all’albergo e così via. Insomma tocca abituarsi ad essere poveri. E fortuna che siamo in par condicio!

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Tracollo e rinascita

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Siamo destinati alla catastrofe, ad uno dei peggiori momenti dell’Italia dal dopo guerra. I miei concittadini paiono non accorgersi di nulla, perché ancora non è percepibile ai più: i media mainstream sono controllati dall’oligarchica economica e politica e nascondono la realtà tale come è, ma siamo un paese con milioni di disoccupati e cassaintegrati, un’evasione fiscale corrispondente al 16% del P.I.L., una dilagante e oramai imperante corruzione, ideale terreno per le mafie, ad ogni livello, con ogni mezzo, sia nel pubblico che nel privato. Molti italiani probabilmente pensano che  il famigerato “Pacchetto sicurezza”, in analisi in Parlamento in questi giorni, sia una chiusura delle frontiere, un’ulteriore stretta nel controllo dell’immigrazione: in realtà cela una precisa volontà volta ad aumentare il controllo da parte delle mafie del traffico di clandestini. Infatti l’altro campo di grande interesse per le attività criminali è l’abusivismo edilizio, incentivato dall’attuale governo, come da molti dei precedenti. Immaginate voi cosa succederà alle case costruite abusivamente, quindi senza nessun controllo antisismico, aumentate del 20% nella cubatura, in un paese che ha il 70% del territorio in zona sismica: una strage annunciata. Ha i giorni contati un paese in queste condizioni.

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Libertà e informazione

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copertina_zeitgeist

Leggo oggi per la prima volta (d’altronde aspettarsi dai media mainstream informazione è come cercare acqua nel deserto) che il Parlamento Europeo il 6 maggio 2009 voterà una regolamentazione sulla rete internet che permetterà ai fornitori di servizi di chiudere il traffico verso qualsiasi sito o servizio vogliano.

Blackouteurope è la campagna promossa da diverse associazioni europee affinché questo non accada: aderite numerosi!

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Adesso

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Luna

Luna

Vivo qui, solo, in questi istanti eterni,
collegato a tutto, ma pochi hanno
coscienza di essere legati a me,
ora che sono solo amore.
Il futuro è il paradiso
proprio d’un inferno presente:
come poter non vergognarsi
di far vivere qui, ora, così,
i bimbi figli di questa umanità!

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La terra trema

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la_terra_trema

Cito un grande film di Luchino Visconti per parlare di ciò che è accaduto e sta accadendo in Abruzzo. Perché la responsabilità di tante morti si sa già, per me è quasi scontato: è di quel sistema mafioso e colluso che governa l’Italia, che non ha obbligato a ristrutturare un’intera città posta sopra una faglia sismica come L’Aquila, per decenni. Leggo da questo sito:

In data 08/05/2003 è stata pubblicata su Gazzetta Ufficiale l’ordiananza relativa ai “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”.

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