Bollettino informativo n° 2
Siccome i media mainstream tacciono di ciò che accade nel mondo e il governo italiano si prodiga (tra le varie attività nocive) a far chiudere le piccole cooperative editoriali libere e indipendenti (come Carta e Il Manifesto) con il famigerato Decreto Tremonti (D.L. 112/2008), mentre regala insieme agli altri paesi europei miliardi di euro alle banche (ma secondo voi le banche sono i soggetti che hanno più bisogno di soldi???) vorrei segnalare le notizie (a mio parere degne di nota) che raccolgo dalle varie parti del mondo, con un post ogni tanto, di modo da dare il mio seppur piccolo contributo a creare un canale di informazione alternativa per i miei cari lettori (ma cribbio non sono un prodotto editoriale e non faccio stampa clandestina).
Incontrastabile
Bollettino informativo n° 1 del 2/10/08
Siccome i media mainstream tacciono di ciò che accade nel mondo e il governo italiano si prodiga per far chiudere le piccole cooperative editoriali libere e indipendenti (come Carta e Il Manifesto) con il famigerato Decreto Tremonti (D.L. 112/2008), mentre regala insieme agli altri paesi europei miliardi di euro alle banche (ma secondo voi le banche sono i soggetti che hanno più bisogno di soldi???) vorrei iniziare a segnalare le notizie (a mio parere degne di nota) che raccolgo dalle varie parti del mondo, con un post ogni tanto, di modo da dare il mio seppur piccolo contributo a creare un canale di informazione alternativa per i miei cari lettori.
Angola: elezioni 2008
Fonte: Agenzia AngolaPress
Dopo 16 anni (sospese a causa della sanguinosa guerra civile iniziata nel lontano 1975 e terminata solo nel 2002) si sono tenute le elezioni parlamentari in Angola (le presidenziali si terranno nel settembre 2009). Gli elettori iscritti al voto sono stati circa 8.300.000, chiamati alle urne per scegliere tra i 5.198 candidati presentatisi con i 10 partiti e le 4 coalizioni ammesse: 220 le poltrone da parlamentare in palio.
Vuelvo Al Sur
Il video con l’interpretazione della grande Mercedes Sosa (più giù nella pagina il testo con la traduzione):
L’originale di Piazzolla:
Riporto qui sotto il testo di una bellissima canzone, Vuelvo Al Sur, un tango romantico e sentimentale musicato dal grandissimo Astor Piazzolla; il bellissimo testo è di Fernando “Pino” Solanas.
Ogni qualvolta ascolto le note e il testo di questa musica mi commuovo, note e parole che parlano dirette al cuore, che narrano di quell’amore smisurato per un Sud troppe volte devastato e saccheggiato, ma che sempre ha trovato la forza di rialzarsi in piedi con rinnovato vigore, con maturità maggiore; parlano anche della passionalità dell’amore, dell’ineffabile timore, dell’ineluttabile desiderio.
Diario di bordo
È la prima volta che scrivo di me sul mio blog. Sembrerà paradossale, ma il sito che porta il mio nome ha sempre visto pubblicati articoli per lo più legati a fatti anche molto lontani dalla mia esperienza di vita diretta. Certo, sono stati l’espressione delle mie idee, delle mie convinzioni, ma non sono state cronaca della mia vita.
Allora ho deciso di raccontarmi un poco, per far sapere agli amici cari e amici internauti come me la passo, come vivo: bene, io vivo a progetto. D’altronde dopo dieci anni di contratti precari uno fa presto l’abitudine.
Il 15 di agosto: Ferragosto
Notte
La pietà degli uomini, se ancora ne rimane
Dedico questa bellissima canzone di Fabrizio De André a tutti coloro uomini meschini, dai più piccoli commercianti ai più grandi imprenditori, dai più insospettabili sconosciuti uomini ai più celebri, che abusano del loro potere, piccolo o grande che sia, per gli effimeri piaceri materiali, che condannano alla povertà milioni di individui per avidità nell’accumulo di ricchezze, così forse potranno ricordare che solo la compassione potrà portare alla vera felicità il genere umano, ché il loro inferno sarà la morte, a cui non potranno porre rimedio alcuno. Dedico, prendendole a prestito da un uomo che mai rinnegò il suo cuore, queste parole, a tutti coloro che pensano al successo, illusi di poter essere felici compromettendo la loro vita, le loro idee, le loro azioni, le loro parole, con il potere, quando non rimarrà di loro (di noi) che un cumulo di polvere disperso nel vento. Dedico questo testo a tutti coloro uomini ipocriti e abietti che difendono i disonesti pur di mantenere il loro consenso, la loro benedizione, per stupida brama di avere, per non riuscire più a piangere dal cuore nel vedere questa umanità che soffre e che incessantemente chiede solo pace e armonia, che lotta ancora oggi per sopravvivere, per un sorso d’acqua, per un tozzo di pane. E la dedico infine a me stesso, per ricordarmi sempre fermamente da che parte stare.
“Uomini senza fallo, semidei
che vivete in castelli inargentati
che di gloria toccaste gli apogei
noi che invochiam pietà siamo i drogati.
Dell’inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna.
Così come sto, così come sono
E’ un periodo di forti emozioni per me, di forti dissensi interiori. Sarà perché non mi sento più italiano e oggi meno che mai; sarà perché vedo queste mafie al potere che altro non fanno che proteggersi, che erigersi a portatrici d’innovazione, d’economia, di libertà (!), mal celando l’ipocrisia più abietta; sarà perché mi fermo con l’auto alle strisce pedonali quando qualcuno deve attraversare la strada, che mi guarda con aria incredula; sarà perché faccio la fila alla banca, alla posta, all’ospedale, perché non mi interessa avere l’amico per passare avanti agli altri; sarà perché non ho un lavoro, perché dopo dieci anni di lavorare da precario o in nero (perché questo l’Italia di oggi dà a noi giovani) per soddisfare l’avidità di qualche piccolo uomo che anela alle ricchezze materiali al costo di uccidere i propri figli, ucciderli nell’animo, nel cuore, non mi va più; sarà perché sono arrabbiato con una classe politica e dirigente che ormai pensa solo ai propri affari, alla propria immagine, che ha dimenticato la gioia di essere popolo, di lavorare per esso; sarà forse perché quando sento De André, quando vedo un’intervista di Enzo Biagi, quando ripenso ai film che mi hanno fatto crescere
“Gomorra” a Cannes
Pubblico questo bellissimo articolo di Roberto Saviano, perché mi ha fatto ricordare quanto è importante amare gli altri, quanto amare le giovani generazioni, quanto insegnar loro ad amare.
Hanno bocciato Gomorra
di Roberto Saviano
Hanno bocciato Totò e Simone e altri dieci ragazzini che hanno recitato in ‘Arrevuoto’. E hanno recitato nel film ‘Gomorra’. Sono stati attori nei teatri più famosi d’Italia. Hanno avuto i complimenti del presidente Napolitano che era andato a vederli alla prima al Teatro Mercadante e poi li aveva salutati uno per uno. Il presidente si era pure lasciato dipingere la faccia di nero da un pulcinella nervoso inserito nello spettacolo. Al Festival di Cannes, il più importante festival del cinema internazionale, hanno ottenuto uno dei tre premi maggiori: il Premio speciale della giuria. Eppure alla scuola media Carlo Levi di Scampia li hanno bocciati.
Procurade de moderare
Riporto il testo integrale (estrapolato dal sito ufficiale dei Tazenda www.tazenda.it) con traduzione a fronte di questa bellissima canzone reinterpretata dai Tazenda (di cui è uscito l’ultimo album, “Madre Terra”). Le parole sono rielaborate dal testo originale di Francesco Ignazio Mannu che le scrisse nel lontano 1794, come inno di protesta contro i feudatari. Il 28 aprile di quell’anno un’insurrezione popolare cacciò tutti i piemontesi dalla città di Cagliari. In Italia (e in Sardegna) le cose purtroppo sono tornate indietro, con altri mezzi (media, industrie, imprenditori), ma pur sempre con la stessa arroganza propria del potere. Ora è il momento di ritrovare e riunire quel popolo che riusciva a guardare con coraggio i potenti e che sapeva disprezzarli nella loro ingordigia di potere.
Lodo Alfano: principi violati e responsabilità personali
L’ Art. 90 della Costituzione Repubblicana, così stabilisce: “Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.”
L’attentato alla Costituzione è favellato all’art. 283 del Codice Penale: “Attentato contro la costituzione dello Stato – Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni.” Tale articolo è stato così modificato dalla L. 25 gennaio 2006 sui reati di opinione.
Il precedente art. 283 c.p. così prevedeva: “Attentato contro la Costituzione dello Stato – Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall’ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni.“
La riforma del 2006 ha sensibilmente modificato il senso della norma. Non è più perseguibile chiunque attenti alla Costituzione dello Stato con mezzi non consentiti dall’ordinamento costituzionale (come ad esempio farsi eleggere Capo del Governo per legiferare al fine di proteggere la propria persona e i propri interessi personali), ma solo chi compia ciò con atti violenti.
La necessità di una nuova Liberazione
Sento sempre più urgente la necessità di una reazione collettiva e indignata ai fatti del Governo Italiano, eletto da una legge elettorale a mio parere incostituzionale, a capo del quale c’è il delinquente Berlusconi (con il beneplacito e la collusione del PD, che fa finta di non accorgersi di ciò che accade) che stanno stravolgendo ogni principio costituzionale. Siamo vicini ad episodi che ci riportano indietro di sessanta anni, alla dittatura fascista:
- Il Governo sta imbavagliando la magistratura, a cui si vuole negare l’uso delle intercettazioni e a cui si vuole bloccare i processi per un anno, di modo da creare un sensibile peggioramento del funzionamento già indegno dell’apparato giudiziario;
- Il Governo sta imbavagliando l’informazione sotto la minaccia di una legge che vieta l’uso delle intercettazioni pubbliche sui mezzi di informazione e che prevede sanzioni penali per chi la viola;


